Hu Jintao, già presidente della Cina da 2003 al 2013, è stato portato fuori dalla cerimonia di chiusura del XX congresso del partito comunista. Non è chiaro cosa abbia causato questa decisione. La scena è stata ripresa dalle telecamere dei media internazionali ammessi nell’auditorium della Grande sala del popolo. Hu era seduto alla sinistra del presidente Xi Jinping quando è stato raggiungo da un commesso, che ha cercato di farlo alzare prendendolo per un braccio. Dopo una breve conversazione con il premier Li Keqiang, Hu ha lasciato il proprio posto con sguardo spaesato e spaventato. Inutile il suo tentativo di portare via alcuni fogli che erano sulla scrivania: Xi Jinping senza scomporsi lo ha impedito e Hu è stato scortato fuori dalla sala.

L’ex presidente è stato allontanato poco prima che i 2300 delegati votassero all’unanimità il sostegno alla leadership di Xi. Per questo, una delle ipotesi è che Hu sia stato allontanato per una presunta opposizione al presidente. Li Zhanshu, uno dei sette componenti del Comitato permanente del Politburo, è sembrato preoccupato per quanto stava accadendo. Per questo ha cercato di alzarsi, ma è stato trattenuto da Wang Huning, altro membro del Comitato. Tutta la prima fila della sala è rimasta impassibile, con gli occhi rivolti alla platea e non all’ex presidente, che dopo essere stato portato via è scomparso. Anche su Weibo, il Twitter cinese, non è più possibile trovare Hu Jintao: il suo profilo è oscurato dal dal Great Firewall. Nel frattempo, Xi Jinping è pronto a ricevere il 23 ottobre il terzo mandato alla guida del partito.

Oggi si svolgeva l’ultima seduta plenaria dei delegati del XX Congresso nazionale del Partito comunista cinese (Pcc): durante l’assemblea sono state votate le liste dei componenti del Comitato centrale e della Commissione centrale per l’ispezione disciplinare, la potente e temuta anticorruzione del Pcc. Quattro degli attuali sette membri del Comitato permanente del Politburo uscente sono stati esclusi dal nuovo Comitato centrale del Partito comunista cinese: si tratta del premier di Keqiang, di Li Zhanshu, di Han Zheng e di Wang Yang, considerato alla vigilia uno dei possibili candidati a raccogliere la premiership nel nuovo quinquennio.

Il Congresso ha approvato un emendamento che modifica la Costituzione del Partito comunista cinese e consolida lo status di Xi come “nucleo” del partito. Inoltre, il Partito comunista cinese ha sancito la sua ferma opposizione all’indipendenza di Taiwan nella sua Carta fondamentale. Il congresso “accetta di includere nella Costituzione del partito” varie dichiarazioni, tra cui quelle sulla lealtà politica e militare e sulla costruzione di forze armate di livello mondiale, nonché quella sulla “opposizione risoluta per scoraggiare i separatisti che cercano ‘l’indipendenza di Taiwan’“.

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