Televisione

“Caso Diaco” in Rai, polemiche sul contratto da quasi 300 mila euro e sugli ascolti bassi di “BellaMa”

Sul conduttore i riflettori sono puntati anche per ragioni non televisive, finito al centro delle polemiche per il suo legame con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia

di Giuseppe Candela

C’è un caso Diaco, se così si può definire, a Viale Mazzini. Il giornalista è sbarcato nel pomeriggio di Rai2 con “BellaMa‘”, un programma che punta sul confronto generazionale, da una parte i boomer e dall’altra la generazione Z. La trasmissione in onda da due settimane sta ottenendo ascolti decisamente bassi, lontana anche dai numeri di “Detto Fatto”, lo show con Bianca Guaccero cancellato dopo le ultime stagioni non entusiasmanti. Diaco si posiziona spesso sotto il 3% di share con un titolo certamente nuovo ma che ha avuto una lunghissima fase di preparazione e un forte battage pubblicitario.

Il Foglio” svela le cifre del suo importante contratto: 274.280 euro. Per ogni puntata, ne sono previste 163, porta a casa 1.560 euro in una fascia che ha come parametro medio 800 euro. Una cifra a cui si sono aggiunti altri 20 mila euro per l’ideazione del programma e si è giunti a un totale che non passa inosservato, soprattutto se confrontato con i compensi di altri volti di punta. Su Diaco i riflettori sono puntati anche per ragioni non televisive, finito al centro delle polemiche per il suo legame con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “E’ una delle mie migliori amiche, onesta, leale. Le voglio tanto bene. Io studiavo al Mameli e lei alla Garbatella. Io di sinistra, lei Fronte della gioventù, mai conosciuto una persona così preparata, dolce e tosta. Rivendico l’amicizia. Molte cose che dice le condivido, altre no. Ma non ho mai parlato con lei di Rai, parliamo di altre cose. E si cazzeggia”, ha dichiarato qualche mese fa a Repubblica.

In coppia Meloni e Diaco avevano condotto un programma radiofonico, come rivelato dal sito Dagospia. Nel 2009 in onda su Radio Gioventù, emittente legata al dicastero guidato dal 2008 dalla leader di Fdi, con appuntamento settimanale per parlare ai giovani. Da una parte le polemiche sul contratto, dall’altra i bassi ascolti: sullo sfondo il legame con Giorgia Meloni. Da Viale Mazzini filtra la volontà di puntare su alcuni cambiamenti in corsa, le prime modifiche per crescere sul fronte auditel. Nei giorni scorsi il lancio di Diaco alle 14, subito dopo il Tg2, aveva suscitato la reazione di Milo Infante, conduttore di “Ore 14“, trasmissione che precede “BellaMa’”: “Buongiorno e ben ritrovati a Ore 14, che oggi comincia alle 14.07, quindi dovremmo cambiare probabilmente titolo al programma”, aveva detto in apertura il conduttore visibilmente spazientito.

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