Nella nuova “pillola elettorale” di Silvio Berlusconi, il presidente di Forza Italia punta il dito contro la giustizia e avanza la propria idea di riforma. Quando “governeremo noi”, assicura, “le sentenze di assoluzione di primo o di secondo grado non saranno appellabili“. Per Berlusconi, “Il processo è già una pena che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all’infinito, in appelli e controappelli” e quindi “una volta riconosciuto innocente un cittadino ha diritto di non essere perseguitato per sempre”. Anche perché, insiste, “perseguitare gli innocenti significa lasciare i veri colpevoli in libertà”.

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