Settanta strutture per anziane irregolari su 351 controlli: sono i numeri dell’ultima operazione dei carabinieri Nas che, d’intesa con il ministero della Salute, hanno organizzato una campagna per verificare il rispetto dei livelli di assistenza e di cura. Negli ultimi giorni i Nas hanno ispezionato 351 tra tra residenze assistenziali assistite (R.S.A.), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, individuandone, appunto, 70 irregolari, pari al 20% degli obiettivi controllati, e contestando 127 sanzioni penali e amministrative per oltre 40mila euro.

Diverse le violazioni contestate, soprattutto legate a carenze strutturali ed organizzative delle strutture come la presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima
autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti e situazioni di minore assistenza delle persone ospitate, riconducibili a un numero ridotto di operatori per turno di
servizio, in alcuni casi privi di adeguata qualifica e professionalità.

Ma non solo: in un caso particolare un’operatrice socio assistenziale è stata deferita all’Autorità per aver causato lesioni a un ospite 91enne, cadendogli addosso mentre lo accudiva a causa delle condizioni di alterazione dello stato psico-fisico dovute a un probabile abuso di sostanze alcoliche assunte dall’operatrice.

Nei controlli delle cucine, inoltre, in due casi eclatanti relativi a due Rsa della provincia di Pavia, nelle cucine è stata riscontrata la presenza di animali infestanti e blatte.

Dopo i controlli, 14 strutture con criticità strutturali, organizzative e di igiene, sono state “sospese” e gli ospiti sono stati trasferiti dalle loro famiglie o in strutture più idonee.

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