Ryanair ha detto addio ai prezzi stracciati. I voli da 0,99 a 9,99 euro sono destinati a scomparire a causa del caro energia e del carburante dovuto allo scoppio della guerra in Ucraina. A comunicarlo è stato l’amministratore delegato della compagnia aerea, Michael O’Leary, in un’intervista a Bbc.

In un lungo discorso con a centro il tema dell’inflazione, O’Leary ha spiegato che il settore delle low cost “è inevitabilmente influenzato dall’aumento del prezzo del petrolio”. Per questo, “non credo che ci saranno più voli a 10 euro“, ha affermato. Quindi, se la tariffa media dello scorso anno è stata di 40 euro, per i prossimi 5 anni si aggirerà intorno ai 50, ma secondo Michael O’Leary “le persone continueranno a volare frequentemente, nonostante l’aumento dei costi. Sulle tariffe promozionali super scontate, come quelle a 1 euro, a 0,99 o anche a 9,99 pensa che “non si vedranno per un certo numero di anni“. Nonostante questo, Ryanair continuerà comunque ad avere “milioni di posti a 19,99 euro, 24,99 e 29,99”.

L’aumento dei costi oltre a far crescere le tariffe aeree, sta aumentando le bollette energetiche delle famiglie e riducendo il reddito disponibile delle persone. Secondo il capo della compagnia aerea però, i clienti cercheranno opzioni a basso costo piuttosto che ridurre il numero di voli e di viaggi.

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