È una piccola grande casta. Ne fanno parte meno di 500 persone: 350 nei Tar, i Tribunali amministrativi regionali, e circa 130 al Consiglio di Stato. Sono i giudici amministrativi, che non si limitano a emettere le sentenze di loro competenza, ma occupano posizioni di vertice nei ministeri e svariati prestigiosi incarichi “fuori ruolo”, perfino ai piani alti della giustizia sportiva. Una concentrazione di potere enorme, un arabesco di conflitti d’interesse, raccontato da Sergio Rizzo nel suo nuovo libro Potere assoluto – I cento magistrati che comandano in Italia, pubblicato da Solferino. Rizzo lo ha presentato in una diretta di ilfattoquotidiano.it. Eccone alcune clip. In una racconta le mille porte girevoli fra politica e alta amministrazione attraversate da Franco Frattini, di cui si fatto il nome come possibile presidente della Repubblica: “Frattini è stato promosso presidente di sezione del Consiglio di Stato mentre era in aspettativa perché era ministro, è una cosa quantomeno curiosa. Poi va a fare il commissario europeo, altra carica politica. Terminato il suo impegno politico, torna a fare il consigliere di Stato e viene addirittura nominato presidente aggiunto del Consiglio di Stato… Siamo sicuri che sia costituzionale tutto questo?”

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