Gli svizzeri bocciano l’iniziativa popolare che chiedeva di istituire un divieto assoluto degli esperimenti su esseri umani e animali. Il testo del referendum è stato respinto, secondo risultati ancora parziali, da circa il 79% dei votanti. L’iniziativa è in ogni caso ufficialmente archiviata, visto che non è stata raggiunta la maggioranza richiesta dei 26 cantoni della Confederazione.

L’iniziativa referendaria che chiedeva l’abolizione delle sperimentazioni su umani e animali è stata lanciata da un gruppo di svizzeri del cantone di San Gallo: tra questi a promuovere l’iniziativa ci sono un naturopata, un medico generico e un agricoltore biologico. L’hanno sostenuta circa 80 organizzazioni e imprese interessate al benessere degli animali, alla protezione ambientale, alcune vicine alla medicina alternativa.

In opposizione all’iniziativa però si sono schierati il governo svizzero, con il parlamento che ha invitato unitariamente gli elettori a votare no, l’organizzazione svizzera delle università e il Fondo Nazionale di ricerca. A considerare il testo troppo radicale anche la Protezione animali svizzera, che si è schierata per il no.

Gli altri referendum – Oggi gli elettori svizzeri sono stati chiamati a esprimersi anche su altri tre quesiti referendari: stando ai risultati ancora parziali, gli Svizzeri hanno bocciato un pacchetto di misure a favore dei media e il referendum promosso dalla sinistra e dai sindacati per contestare l’abolizione della tassa di bollo sul capitale propri. L’unica iniziativa approvata a livello federale è quella sul tabacco, che prevede di limitare le pubblicità di prodotti a base di tabacco in zone frequentate dai bambini.

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