Dopo Torino e Milano è la volta di Roma. Centinaia di studenti degli istituti della capitale si sono incontrati per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), dopo la morte di Lorenzo Parelli, il diciottenne di Udine che ha perso la vita durante uno stage in fabbrica, previsto dalla scuola professionale che stava frequentando.
”Noi vogliamo l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e dei PCTO – ha dichiarato Pietro Zanchini, rappresentante di istituto del Virgilio – e per i tirocini, come quello che stava frequentando Lorenzo, noi chiediamo un tavolo con l’Ufficio scolastico del Ministero dell’Istruzione, per stilare dei protocolli di sicurezza da poter utilizzare durante questi stage, che in ogni caso vorremmo fossero facoltativi e retribuiti”.
”Quella di Lorenzo non è una morte, è un omicidio – ha aggiunto Tommaso Marcon, rappresentante di Osa, Opposizione studentesca d’alternativa – noi diciamo basta a tutto questo che è solo sfruttamento gratuito”.
Durante il corteo, organizzato dal movimento studentesco ”La Lupa”, sono state lanciate contro il cordone delle forze dell’ordine alcune bombe carta e dei petardi, in via Cavour all’altezza di via Annibali. La manifestazione si è conclusa in Largo Corrado Ricci, all’imbocco dei Fori imperiali, dove gli studenti, per ricordare Lorenzo Parelli, hanno osservato un minuto di silenzio.
Articolo Precedente

Scuola, i dati del ministero: aumentano le classi in dad. Ma i presidi hanno numeri diversi (e peggiori): alla secondaria sono il 38%

next
Articolo Successivo

Alternanza scuola-lavoro, “occasione” o “sfruttamento”? La morte di Lorenzo Parelli mette a nudo i limiti del sistema: le proposte di presidi e studenti per migliorarlo

next