Nella notte tra il 19 e il 20 gennaio la nave Mare Jonio ha portato a termine due operazioni di soccorso per un totale di 208 tra donne, uomini e bambini in fuga dalla Libia. Un primo barcone, con a bordo oltre 100 migranti è stato soccorso dopo “una difficile operazione Sar durata quattro ore“. Alcuni erano già finiti in acqua. “Erano su una barca in legno che stava affondando, alcuni erano già in mare e sono stati recuperati. Ora sono tutti in salvo”, spiega Mediterranea Saving Humans. Un secondo intervento di soccorso è stato portato a termine in mattinata, durante il quale l’equipaggio della nave umanitaria ha tratto in salvo altre 107 persone. Sul barcone in pericolo viaggiavano anche 14 donne e due bimbi di meno di un anno. “Adesso sono complessivamente 208 in salvo sulla nostra nave. Hanno bisogno di un porto sicuro di sbarco”, fa sapere la Ong.

“La ricerca e il soccorso di queste persone in grave pericolo di vita sono state rese possibili grazie alle puntuali segnalazioni che Alarm Phone aveva inviato a tutte le autorità competenti, senza ottenere alcuna risposta. E alla cooperazione di tutta la civil fleet”. L’equipaggio di Mare Jonio è infatti impegnato costantemente in altre operazioni di soccorso. Le operazioni della scorsa notte erano iniziate intorno alle ore 6.10 di mercoledì 19 gennaio, quando “la nave di soccorso civile Mare Jonio ha raggiunto la zona Sar Libica e sono iniziate le attività di monitoraggio previste dalla Missione 10“. Lo scrive su Facebook Mediterranea Saving Humans. E su Twitter l’associazione ringrazia la Conferenza Episcopale Siciliana che ha deciso di donare 130mila euro a Mediterranea per sostenere il soccorso in mare delle persone migranti.

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