Un’altra bomba, la terza in due giorni. E’ uno scenario da guerra quello della provincia di Foggia, dove l’ultimo ordigno è esploso la scorsa notte davanti ad un negozio di fiori che si trova in via Guido D’Orso nel capoluogo. Il boato è stato udito in gran parte del quartiere. La deflagrazione ha danneggiato la saracinesca e ha provocato il distacco parziale del rivestimento in marmo esterno. Sul posto hanno operato i carabinieri che stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sicurezza dell’attività commerciale e quelli della zona circostante al fine di identificare gli autori. “Stavo dormendo e ho sentito un forte boato. Sembrava una bomba come quelle dei bombardamenti durante la guerra che io ho vissuto”, dice un testimone.

Gli altri due attentati dinamitardi sono stati compiuti la notte tra il 3 e 4 gennaio a San Severo prima ai danni della profumeria Afrodite, che si trova in viale due Giugno, poi contro la rivendita di auto Romano Opel di via Giustino Fortunato. I boati delle esplosioni sono stati uditi in gran parte della città. Ingenti i danni provocati alle due attività commerciali. Da indiscrezioni pare che le telecamere della concessionaria auto avrebbero ripreso due giovani a bordo di un monopattino piazzare la bomba e fuggire via. “Chi ci conosce sa che abbiamo bisogno di voi, dei vostri messaggi, del vostro supporto perché in questi momenti quello che serve è la solidarietà!!”, è l’appello lanciato su Facebook dai titolari della profumeria Afrodite di San Severo (Foggia) che la notte tra il 3 e il 4 gennaio ha subìto un attentato dinamitardo. Centinaia i messaggi di solidarietà ricevuti dai due commercianti che sul social aggiungono: “Chi ci conosce sa gli anni che abbiamo dedicato al nostro amato lavoro. Per quanti anni abbiamo deciso di impegnarci per il nostro amato lavoro, investendo tempo che è la vera ricchezza. Ci hanno insegnato che un impegno va portato a termine e insegneremo ai nostri figli questo!!”.

Sulla situazione foggiana si è espresso – con un post su facebook – l’ex premier Giuseppe Conte, che è originario della provincia: “Nel foggiano la voce dello Stato deve essere più forte del boato degli ordigni esplosi di fronte a negozi e attività in questi giorni. Chiedo ai cittadini di essere vicini alle persone che hanno subito questi vili attacchi, in questa lotta bisogna restare uniti. Il Movimento 5 Stelle pretende che il Governo rafforzi ulteriormente i presidi a difesa della legalità, delle famiglie e delle imprese che in quel territorio da anni dicono basta alla criminalità, alle attività dei clan e della mafia. Dopo le operazioni e gli arresti di questi ultimi anni è il momento di irrobustire ancor di più la risposta delle Istituzioni con decisione, forza e intransigenza”. Anche i 5 stelle in commissione Antimafia hanno diffuso una nota, chiedendo la creazione “di una sezione distaccata di Corte d’appello e della Dda, presidi imprescindibili nel contrasto alle mafie”.

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