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Attacco hacker a Mediaworld, chiesto riscatto di 50 milioni di dollari in criptovaluta: “Azienda in difficoltà”

Ancora un attacco hacker, questa volta a rimanere colpiti sono stati i server della MediaMarkt, la società che controlla la nota catena di negozi di elettronica. Il direttore del negozio milanese di Viale Troya: "Siamo molto in difficoltà, i terminali sono fuori uso da quattro giorni"

di F. Q.

Mediaworld è stata colpita da un attacco hacker. Stando a quanto riportato dal Corriere, oltre 3000 server della società MediaMarkt – che controlla la nota catena di negozi di elettronica – sono stati colpiti da un ransomware, cioè un tipo di virus malware che blocca gli accessi ai sistemi informatici e li sblocca solo dopo il pagamento di un ransom, ‘un riscatto’ per l’appunto. Riscatto che ammonterebbe, in questo caso, a 50 milioni di dollari da pagare in criptovaluta. L’attacco sarebbe partito tra il 7 e l’8 novembre. Qualcosa di molto simile era già accaduto alla Regione Lombardia e alla San Carlo-Unichips, azienda simbolo delle patatine fritte.

La direzione Mediaworld si è messa immediatamente in moto, allarmando i dipendenti che in queste ore stanno cercando di contenere i clienti a suon di: “Abbiate pazienza”. La firma sull’attacco hacker potrebbe essere del gruppo Hive, banda di cybercriminali che nell’agosto scorso avevano preso in ostaggio tre ospedali americani. Operazioni chirurgiche ed esami radiologici erano stati rinviati. La situazione potrebbe divenire ingestibile con conseguenze preoccupanti, considerando anche il Black Friday in arrivo (venerdì 26 novembre). Il direttore, fuori dal punto vendita milanese di viale Troya, si è scusato con i clienti: “Cari signori, dobbiamo chiedervi di darci il vostro miglior sorriso — e noi faremo altrettanto —. Però siamo molto in difficoltà, i terminali sono fuori uso da quattro giorni”, ha dichiarato.

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