L’autorevolezza di Draghi, anche presso i politici, consiste nel fatto che non è un politico e che non è considerato un politico, ma è visto come un grande competente. E questo è abbastanza paradossale, ma è l’immagine emblematica della situazione in cui ci troviamo”. Così, ai microfoni de “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, il filosofo Massimo Cacciari commenta gli elogi pronunciati nei confronti di Mario Draghi da diversi leader politici, in primis del presidente americano Joe Biden e del premier britannico Boris Johnson, all’indomani del G20 a Roma.

Cacciari osserva: “Ormai l’unica risorsa a cui aggrappa anche l’opinione pubblica è la competenza. E Draghi ha una competenza assolutamente assodata. Ma la cosa paradossale è che i politici puri, come appunto Biden, lodano Draghi, proprio perché non è un politico e perché sa. E questo è drammatico. Draghi è il leader ideale: è uno che fa politica e che governa senza essere un politico. Cioè Draghi è l’ideale tecnocratico. Ed è vissuto così dalla gente e dall’opinione pubblica, anche se non ce ne rendiamo conto: basta democrazia, viva la tecnocrazia”.

Riguardo all’ipotesi di Draghi al Quirinale, il filosofo afferma provocatoriamente: “Bisogna risolvere prima la questione di chi va avanti fino alla fine della legislatura. Io sarei perfettamente d’accordo a fargli fare sia il presidente del Consiglio, sia il presidente della Repubblica, tanto ormai siamo in una situazione di presidenzialismo surrettizio da 30 anni. Il primo caso si ebbe nel 1995 con Scalfaro che tenne a battesimo il governo Dini, dopo la rottura tra Bossi e Berlusconi e la caduta del governo di quest’ultimo. Da allora, dal punto di vista politico, c’è il presidente della Repubblica come asse che non vacilla. Quindi – conclude – perché Draghi non potrebbe essere presidente del Consiglio e capo dello Stato? Siamo in una situazione di presidenzialismo dichiarato. Non hanno e non avranno mai il coraggio di fare una riforma, ma ormai il Paese è in quella direzione. Se facessimo un referendum sul presidenzialismo, vincerebbe all’80%. Sarebbe un bene per il Paese? Ma è sicuramente meglio che continuare in questo modo sciagurato. Senza partiti e senza strategie da parte di nessuno, come volete che funzioni? Nelle situazioni di crisi ci sarà sempre il presidente della Repubblica che interviene e fa i governi Dini, Monti, Draghi

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