Accantonata l’ipotesi di un Mattarella-bis, al momento i nomi più gettonati per l’elezione a prossimo presidente della Repubblica sono quelli di Mario Draghi e l’autocandidatura di Silvio Berlusconi. Ma tra i due litiganti potrebbe essere Pier Ferdinandi Casini a godere. Di fatto il senatore del gruppo delle Autonomie, già componente della prima coalizione di centrodestra denominata ‘Casa delle Libertà’, eletto nel 2018 nelle file del Pd nel collegio di Bologna, sembra rispecchiare il profilo delineato da Matteo Renzi alcuni giorni fa: “Europeista, atlantista e rispettoso del gioco democratico”. Casini, intercettato al termine di un convegno sulla figura di Carlo Donat-Cattin, alla domanda se ripone speranza di prevalere nel derby Draghi-Berlusconi, sorride ma si trincera dietro a un classico silenzio, prima di salire in auto

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