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Napoli, il Babbo Natale gonfiabile somiglia al Gabibbo e non piace ai cittadini: è polemica

"Bibbo Natale" tornerà. Sul luogo dell'installazione è rimasta la pedana dove il grande gonfiabile sarà rimontato nelle prossime settimane

di Januaria Piromallo

Grosso, brutto, rozzo, invadente. È il retaggio della cultura demagistriana. L’ultimo colpo di coda. Al sindaco uscente gli era già andato male con il maxicorno rosso fuoco, 60 metri di anti/malocchio ( come se la città avesse avuto bisogno di difendersi dalle grandi iatture incombenti). Invece il Babbone natalizio, un’installazione luminosa circondata da renne e elfi, è stato montato quatto, quatto a Piazza Vittoria, una delle più belle della città, spalancata sul lungomare, già impietosamente sfregiato con sagre della pizza e del baccalà. Sul quale poggerà presto l’occhio e il senso estetico del sindaco entrante Manfredi. Alcuni lo hanno chiamato ‘Bibbo Natale’ perché esteticamente ricorda il Gabibbo di Striscia la Notizia.

Il Babbone era stato anticipato la settimana scorsa da archi di luminarie natalizie lungo le vie dello shopping. Mentre a Napoli gli stabilimenti balneari sono ancora aperti. I soli a pensare a Natale sono i confcommercianti. Il Babbone potrebbe andare a braccetto con l’albero di Natale di 40 metri che qualche anno fa accese l’orgoglio di De Magistris. Il più alto del mondo, da Guiness da primati. Un’opera ingegneristica utile alla crescita turistica e culturale della città, gongolava il sindaco. Per i più fu una baracconata sul lungomare più bello d’Italia.

La Camera del Commercio, sponsor paganti della fantasiosa iniziativa, non si danno per vinti. Sbaracca Babbo Natale ma promette di rimontarlo tra qualche settimana, con temperature più consone. Insieme a un pacchetto di altre 36 festanti installazioni in giro per la città. Fiocchi di neve non ci saranno, le polemiche invece continueranno a fioccare. L’ultima parola a spetta a Lui, al sindaco Manfredi.

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