In sei su un’ambulanza. Ma non da pazienti. A Capri le ambulanze vengono usate come dei taxi “per trasportare il personale sanitario”. È quanto denunciato da alcuni cittadini tramite dei video arrivati anche nelle mani del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli. Nelle immagini si vedono diverse persone salire sul mezzo sanitario. Una situazione che secondo il cittadino che ha postato il video “va avanti da un anno”, ma che il direttore del 118 di Napoli e Capri, Giuseppe Galano, fa risalire solo a un mese fa, quando, a causa del minibus precipitato lungo la scarpata della spiaggia di Marina Grande, “la strada provinciale è stata interdetta al traffico veicolare, escludendo dal divieto ambulanze e taxi”. Per questo, “in via del tutto eccezionale”, ha spiegato il direttore, “il personale sanitario non residente sull’isola, ha avuto la possibilità di poter raggiungere dal porto l’ospedale Capilupi e viceversa per il monta/smonta in tempi rapidi che non sarebbe stato possibile se avesse dovuto utilizzare il trasporto pubblico”.

Anche il Consigliere regionale su Facebook ha dato una spiegazione di quanto documentato nei video: “Dopo aver ricevuto la segnalazione abbiamo contattato la direzione dell’ospedale e dell’Asl che ci hanno dato delle conferme. Sembra che a causa delle carenze del trasporto pubblico sull’isola si sia deciso di utilizzare le ambulanze per permettere al personale medico di arrivare in orario e di non perdere i traghetti, dato che molti operatori vengono a lavorare a Capri provenendo dalla terra ferma – scrive Borrelli – Pur comprendendo queste motivazioni, legittime, e non avendo alcun tipo di pregiudizio nei confronti dell’ospedale che ha gestito in maniera egregia l’emergenza medica durante la tragedia dell’autobus precipitato a Marina Grande, non può essere tollerato che si utilizzino delle ambulanze per scopi che non siano medici e di emergenza”. Per questo, fa sapere l’esponente di Europa Verde, “abbiamo chiesto alle direzione dell’ospedale, all’Asl e ai comuni coinvolti di istituire un tavolo per poter trovare delle soluzioni idonee e praticabili che mettano in condizioni il personale medico di poter raggiungere senza disagi la postazione di lavoro e di tornare a casa senza togliere dei servizi essenziali per cittadini e pazienti dell’ospedale”.

Riceviamo e pubblichiamo
L’RTI Heart Life Croce Amica è entrata in servizio il 2 agosto del 2021. Le “consuetudini” cui si fa riferimento non appartengono al nostro modus operandi. E’ del tutto evidente che l’ordinanza del Comune di Capri richiamata dal dottor Galano, ha coperto un lasso di tempo che precede di molto la nostra entrata in servizio. E’ vero invece che nostre ambulanze non hanno mai effettuato interruzione di servizio né vengono dirottate sul molo per favorire alcuno.

Semmai, la loro costante presenza sul territorio, consente alle équipes mediche di smontare e rimontare direttamente in servizio, attraverso una staffetta programmata. Siamo entrati in servizio il 2 agosto 2021 e ci siamo attenuti alle regole vigenti. I medici che salgono sulle nostre Ambulanze sono i medici in servizio che vengono o ripartono per Napoli ogni mattina. Con lo stesso aliscafo, alle stesso orario, tutti i giorni.

Il presunto scoop deve quindi rivolgersi ad altri soggetti che evidentemente nel corso degli anni, come da più parti dichiarato, avrebbero usato le ambulanze come taxi. Ci chiediamo come mai fino ad ora le Vostre rimostranze non abbiano sortito alcun effetto! E come mai nessun articolo a sia apparso sulla Vostra testata dal 2012 a denuncia della vicenda.

Stessa ragione per cui non si comprende come mai gli autori del video – all’origine del presunto scoop – non abbiano denunciato alle autorità competenti i fatti registrati anche da Facebook dal 2012. Puntualizziamo infine come una necessità derivata dalla logistica di una piccola isola, presa d’assalto dai turisti nella stagione estiva, la cui viabilità resta al centro di riflessioni a noi estranee, dovrebbe interessare l’opinione pubblica più di quanto non lo siano argomenti viziati dal pretesto privo di costrutto reale e di funzione sociale.

Rimettendoci alla riflessione dei cittadini e delle Istituzioni auspichiamo l’immediato chiarimento nei ruoli e nelle sedi deputate.

Heart Life Croce Amica

La redazione prende atto delle precisazioni della società, limitandosi a sottolineare che quelle che la Heart Life Croce Amica definisce “rimostranze” sono un articolo di cronaca che riporta la denuncia di alcuni cittadini e di un consigliere regionale integrata dalla ricostruzione di una fonte autorevole (il direttore del 118) affidata all’agenzia Ansa in due diversi lanci il 23 e il 24 agosto.

La redazione de ilfattoquotidiano.it

Articolo Precedente

Terremoto 2016, in un anno gli edifici ricostruiti passano dal 3% al 6%: ma mancano ancora 60mila domande di contributo. E si teme il rischio imbuto per le imprese: “Venite a lavorare nel Centro Italia”

next
Articolo Successivo

Torino, palazzina crolla per un’esplosione: morto bambino di quattro anni. Quattro residenti estratti vivi dalle macerie

next