Sui social ce li siamo immaginati tifare per la nazionale di calcio italiana sul sofà della loro mega villa californiana, mentre le tv trasmettevano le espressioni contrite di William, Kate e del piccolo George durante la finale degli Europei e, meme a parte, Harry e Meghan non sembrano molto propensi a un riavvicinamento con la royal family. A parte qualche fugace contatto in occasione di incontri formali come il funerale del Principe Filippo e l’inaugurazione della statua di Lady Diana, ai quali ha comunque presenziato solo Harry, i duchi di Sussex vivono ormai la loro vita lontano da Buckingham Palace e negli Usa si dedicano alle proprie attività, fra cui le produzioni televisive per Netflix e Spotify e una fatica letteraria che vedrà la luce il prossimo autunno ma si preannuncia già più incendiaria della ormai famigerata intervista rilasciata a Oprah Winfrey.

Il principe Harry ha scritto un memoriale in cui ha messo nero su bianco tutto ciò che concerne la sua vita, la sua educazione, il rapporto con i suoi familiari, il matrimonio con Meghan Markle e tutto quello che ne è conseguito. La biografia verrà pubblicata nel 2022 in Gran Bretagna e in America ed è stata scritta con l’aiuto di J.R. Moehringer, celebre ghost writer, romanziere e giornalista premio Pulitzer che in passato ha già firmato un libro con il tennista Andrè Agassi e un’altra pubblicazione con il co-fondatore della Nike, Phil Knight.

I maligni parlano già della “autobiografia di Harry scritta da Meghan” perché è facile intuire che si tratterà di un best seller di fuoco nel quale molto probabilmente saranno resi ancora più espliciti gli argomenti affrontati nelle confessioni pubbliche a Oprah, come le accuse di razzismo a membri della famiglia reale, i motivi degli scontri con il fratello William e il padre Carlo, gli atteggiamenti ostili della “ditta” nei confronti della moglie Meghan e il mancato sostegno durante la prima gravidanza – nonché il trattamento riservato dalla famiglia reale alla madre Diana, che fu all’origine dei malesseri di cui la Principessa soffriva.

Sempre i maligni sospettano che la coppia non abbia spifferato a Oprah il nome del parente preoccupato del colore della pelle di Archie per poterlo svelare nel memoriale ma, in ogni caso, per redigere l’opera non è stato chiesto alcun permesso alla Regina, come tiene a precisare la prestigiosa casa editrice Penguin Random House, che però aggiunge che Sua Maestà è stata avvisata di recente della prossima uscita del libro. D’altronde non aveva chiesto alcun permesso alla Corona neppure Edoardo VIII quando, dopo aver abdicato per amore dell’attrice americana divorziata Wallis Simpson, decise di pubblicare la propria biografia che negli anni Cinquanta creò un vero e proprio uragano mediatico cominciando a gettare le prime ombre sulla monarchia britannica.

Ma al momento della pubblicazione di A King’s Story Edoardo VIII era già un “ex” re, mentre Harry è ancora un membro senior della famiglia reale e il protocollo richiederebbe non solo il benestare della Regina, ma anche la supervisione delle bozze per eventuali cancellazioni o modifiche, cosa che non è assolutamente avvenuta. Lo stesso Harry ha voluto chiarire il motivo che lo ha indotto a scrivere il memoriale :”l’ho scritto non come il principe che sono nato ma come l’uomo che sono diventato […] Sono entusiasta dal fatto che la gente possa leggere un resoconto di prima mano della mia vita, che è accurato e pienamente veritiero” e la promessa di raccontare tutta la verità preoccupa non poco la famiglia reale.

Ai maligni non sfugge neppure che l’anticipo per l’opera di prossima pubblicazione ammonti a circa 20 milioni di dollari ma Harry ha gia fatto sapere che il ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza e, quanto ad opere benefiche, i duchi di Sussex, almeno oltreoceano, godono di un’ottima reputazione. Non ci rimane che attendere il prossimo ottobre per l’uscita di quello che si preannuncia per i media come il libro più esplosivo del decennio e per Buckingham Palace come un vero e proprio incubo.

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