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Raffaella Carrà, il feretro arriva all’Auditorium Rai. Sergio Japino a bordo del carro funebre, commosso. Carlucci: “Stava già male quando l’abbiamo chiamata” – Video

"Era la donna del sorriso, il suo modo di fare spettacolo sempre teso a portare emozione" ha detto Milly Carlucci, anche lei in attesa, in mezzo alla gente, durante la diretta del Tg1

di Agenzia Vista Alexander Jakhnagiev

Non si ferma più. L’applauso che ha accompagnato il feretro di Raffaella Carrà all’Auditorium Rai del Foro Italico a Roma è sembrato infinito, come l’amore del pubblico per lei. Mentre “E salutala per me” risuonava, alcuni occhi sono apparsi lucidi, soprattutto quelli di Sergio Japino, a bordo del carro funebre accanto all’autista. “Era la donna del sorriso, il suo modo di fare spettacolo sempre teso a portare emozione” ha detto Milly Carlucci, anche lei in attesa, in mezzo alla gente, durante la diretta del Tg1. “C’e’ stata da parte sua la sua grande versatilità nell’adattarsi a un mondo che cambia… Era un un personaggio a tutto tondo. Ho solo il rimpianto di non averla potuta avere come ballerina per una notte a Ballando con le stelle – ha continuato il volto di RaiUno – poi l’avevamo cercata per il Cantante mascherato, ma non avevamo avuto risposta, evidentemente stava già male“. Da parte della gente che l’aspetta “c’e’ la gratitudine per una persona che abbiamo sentito di famiglia – ha aggiunto Milly – Con lei c’è stata anche un’evoluzione del ruolo femminile in tv, è partita da soubrette ma oggi era direttore artistico”. Raffaella, “ci guarda in questo momento e sorride” conclude Milly Carlucci, commentando l’accoglienza per l’artista e conduttrice.

A anche il direttore Stefano Coletta ha voluto ricordare la sua amica Raffaella: “Appena nominato a Rai1 ci siamo scritti, lei era felice ed è stato un privilegio per me avere la sua stima. Doveva tornare ma poi 15 giorni dopo è scoppiata la pandemia. Abbiamo iniziato un carteggio che però si è interrotto un mese fa, e potevamo intuire che qualcosa non andasse, perché lei era proprio anti diva, sempre puntualissima. Lei sapeva sempre cosa portare in tv, e al primo posto metteva sempre l’allegria e la serenità. Non aveva orpelli, andava dritta, è diventata icona perché ha sempre vissuto in una libertà etica straordinaria“.

Il corteo funebre ha attraversato diverse tappe in tutta Roma. Partito dalla casa della showgirl, ha toccato i luoghi legati alla sua carriera Rai. Dall’Auditorium Rai del Foro Italico, appunto, agli studi Rai di Via Teulada. E ancora, al Teatro delle Vittorie, fino alla sede Rai di viale Mazzini, dove ad attendere il feretro c’erano l’ad Fabrizio Salini e Coletta. La bara è quindi arrivata al Campidoglio, anche qui tra gli applausi. La camera ardente allestita nella sala della Protomoteca ci resterà fino alle 12 di venerdì per permettere ad amici e colleghi, ma anche ai tanti cittadini romani che la ammiravano, di portare l’ultimo saluto alla conduttrice e cantante di tanti successi che hanno segnato la cultura popolare.

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