L’ingresso in Sardegna dal resto d’Italia non è più blindato. In attesa dell’entrata in vigore del Green pass (italiano ed europeo) a uniformare le regole per gli spostamenti, il presidente della Regione Christian Solinas ha deciso di non prorogare le restrizioni imposte con le precedenti ordinanze. Salta, quindi, la necessità di registrarsi prima dell’imbarco in aereo o in nave sul sito della Regione o sull’app “Sardegna sicura”, con l’obbligo di produrre il certificato di vaccinazione, guarigione o tampone negativo nelle ultime 48 ore. Di fatto, la Sardegna era rimasta l’unica regione d’Italia a imporre questa restrizione, prevista dalla normativa nazionale solo per chi si sposta tra regioni arancioni o rosse (al momento, nessuna).

Decadono anche i controlli straordinari a campione in porti e aeroporti, dove dalla mezzanotte valgono le regole nazionali. E scade senza essere rinnovato il contestato limite – adottato il 31 maggio con ordinanza regionale – dei 20 metri cubi d’aria a disposizione per cliente in bar e ristoranti, un grattacapo in meno per i gestori, anche se resta il numero massimo di sei commensali per le tavolte all’interno dei locali. Lunedì Solinas si era dichiarato “d’accordo con la proposta del generale Figliuolo di vaccinare con seconde dosi i turisti in vacanza”, a patto che l’iniziativa non vada “a svantaggio dei sardi che devono fare il richiamo o la prima inoculazione”.

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