“Sono stata colpita da un lacrimogeno”. A parlare è Giovanna Saraceno, l’attivista No Tav che da domenica è ricoverata all’ospedale Molinette di Torino con un trauma cranico, due emorragie cerebrali e fratture multiple al volto. “Mi ritrovo in ospedale dopo essere stata in Valle per portare la mia solidarietà, la mia voce e la mia vicinanza alle persone che resistevano sul tetto del presidio di San Didero, perché lotto contro la Tav, opera inutile e dannosa”, racconta la donna che nella giornata di oggi subirà un intervento maxilofacciale. Una ricostruzione che nei giorni scorsi è stata smentita dalla Questura affermando che è “impossibile” che le ferite siano state provocate dal lancio di un lacrimogeno. Sul caso sono stati avviati degli accertamenti da parte della polizia.

Ma nei giorni precedenti alla notte in cui la donna è stata ferita, diversi video tra cui quello del fattoquotidiano.it, hanno testimoniato il lancio di lacrimogeni ad altezza uomo da parte delle forze dell’ordine. “Oltre a Giovanna – attacca il movimento – nel corso degli anni ci sono stati altri No Tav feriti gravemente e scientemente da parte di chi, per difendere un’opera inutile, attua una vera e propria guerra nei nostri confronti, attentando alle nostre stesse vite”.

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