La carenza di dosi che nelle scorse settimane aveva portato a rallentare le prenotazioni dei medici di base in Liguria, anche per consentire un ritmo sostenibile al mega-hub della Fiera del Mare di Genova, sta creando problemi anche anche ai punti vaccinali organizzati da una rete di cinquanta farmacie su tutto il territorio. Lo scopo del coinvolgimento dei farmacisti, che per ora non possono vaccinare ma mettono a disposizione spazi e organizzazione logistica curando anche la preparazione delle singole dosi, era quello di aumentare la copertura sul territorio. Eppure a due settimane dall’avvio del coinvolgimento delle farmacie, che da 50 dovevano diventare 150 inserendosi a scaglioni una settimana dopo l’altra, tutto si muove a rallentatore. Delle circa 5mila dosi che le farmacie potrebbero somministrare ne vengono consegnate meno della metà, circa 2mila, con casi concreti come quello della farmacia Savio di Recco, che si è organizzata per dare il suo contributo immunizzando 200 persone a settimana e invece per ora ne arriva a coprire solamente 50. Come nel caso degli hub della Toscana, in questa fase non sembrano mancare né i punti vaccinali né le persone in attesa di poter prenotare il vaccino, ma le dosi continuamente promesse ma, per ora, solamente attese

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