‘Questa pagina non è disponibile. Il link potrebbe essere non funzionante o la Pagina potrebbe essere stata rimossa’. È la scritta che compare al posto della pagina Facebook della testata sovranista Il Primato Nazionale, che il social di Mark Zuckerberg ha chiuso. All’origine della decisione, scrive Repubblica, “la violazione delle politiche della piattaforma in materia di diffusione di contenuti che incitano alla violenza, alla discriminazione e all’odio razziale e/o a messaggi riconducibili a fascismo o nazismo“. La censura della pagina – che aveva 90mila Like – potrebbe essere legata alla conferenza che mercoledì sera, alle 21, avrebbe dovuto essere trasmessa proprio sullo spazio social: una presentazione del saggio ‘Stregoneria politica’, di Guido Taietti (edito da Altaforte), a cui avrebbero partecipato l’autore del volume, il giornalista Gianluca Veneziani, di Libero, il direttore del Primato Nazionale, Adriano Scianca, ed Edoardo Gagliardi, giornalista di Byoblu, il cui canale YouTube è stato peraltro cancellato la settimana scorsa.

“Non abbiamo ricevuto alcun tipo di preavviso o di motivazione per la cancellazione della pagina”, spiega all’Adnkronos il direttore del Primato Nazionale, Adriano Scianca. “Quindi possiamo solo fare delle ipotesi per spiegare questo provvedimento assurdo e immotivato. Una delle quali è sicuramente legata all’evento di mercoledì sera e magari alla presenza di un esponente di Byoblu, che ha già sperimentato le attenzioni della censura proprio in questo giorni. È bastato pubblicizzare un evento con loro per veder saltare la pagina? Oppure si tratta di altro? Ovviamente non lo sapremo mai. Abbiamo però già allertato gli avvocati e possiamo annunciare già sin d’ora che porteremo il social network in tribunale per ribadire che un’azienda privata non può essere arbitro della libertà d’espressione in Italia”.

RIVOLUZIONE YOUTUBER

di Andrea Amato e Matteo Maffucci 14€ Acquista
Articolo Precedente

Storia di una fake news: video de ilfattoquotidiano.it del 2013 sta girando sui social in Brasile come testimonianza di proteste anti-Covid

next
Articolo Successivo

Astrazeneca, i dubbi dei cittadini e le troppe certezze di certi virologi

next