Vessilli fascisti, saluti romani, cori contro le forze dell’ordine, il tutto in piena zona rossa. È quanto successo sabato 20 marzo alla chiesa di Sant’Ippolito, nel quartiere Nomentano, a Roma, nel corso del funerale di un neofascista. Un episodio denunciato dagli abitanti del quartiere e che ha provocato anche la reazione della sindaca Virginia Raggi che su Twitter ha definito quanto accaduto “inaccettabile”.

La bara è arrivata nella chiesa romana avvolta nel drappo di Ordine Nuovo, ex movimento politico neofascista, mentre quelli che poi sono stati identificati dalle forze dell’ordine come esponenti di Casapound e Forza Nuova intonavano cori fascisti, rendevano onore al “camerata” deceduto, gridavano “Boia chi molla” e, poi, si accanivano contro la polizia urlando “Digos boia”.

A immortalare le immagini e diffonderle sui social, dopo aver contattato le forze dell’ordine, sono stati alcuni residenti della zona, come riporta il sito Roma Today. Se le esequie all’interno della parrocchia si sono svolte normalmente, si legge, fuori i video ripresi dai balconi raccontano dell’omaggio dei neofascisti interrotto solo dall’intervento della polizia che ha identificato alcuni dei presenti, vicini ai movimenti di estrema destra.

Virginia Raggi su Twitter ha commentato: “È inaccettabile quanto avvenuto sabato scorso nei pressi di piazza Bologna a Roma. Cori fascisti e saluti romani dopo un funerale. Addirittura la bara avvolta in una bandiera fascista. È un’immagine vergognosa, Roma è e sarà sempre antifascista“.

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