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Politica - 14 Gennaio 2021
Quando Renzi nel 2019 diceva: “Italia viva non vuole creare problemi al governo, non staccheremo la spina. Legislatura fino al 2023”
La Playlist Crisi di governo

- 08:57 - **Mafia: 'Italia per noi diventata scomoda, me ne vado', i boss pronti alla fuga**
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "Me ne devo andare da qua... devo cambiare la residenza… me ne vado…. - diceva - a me quello che mi potrebbe colpire sono la mia famiglia, ma se io ce li ho accanto posso essere sperduto in un pizzo di montagna, sono a posto. Io me ne vado..! L'Italia per noi è diventata scomoda, io me ne devo andare perché non intendo assolutamente perdere quello che ho creato fino ad oggi. Cominciate a farvi i passaporti". A parlare è uno dei 180 arrestati nel maxiblitz di questa mattina a Palermo. I boss, anche e nuove leve, erano pronti a lasciare l'Italia. Uno di loro dopo avere trovato delle microspie sulla sua auto, una Smart intestata alla moglie, su è sfogato: "Siamo tutti bombardati", diceva.
- 08:55 - Mafia: maxioperazione Palermo, folla di parenti degli arrestati davanti alla caserma
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - Fin dalle prime luci dell'alba decine di persone, i parenti delle 180 persone arrestate nel blitz antimafia, si sono posizionate davanti all'ingresso della caserma dei Carabinieri Carini di Palermo in attesa di salutare i propri cari. I carabinieri, che presidiano la zona, hanno sistemato delle transenne.
- 08:52 - **Mafia: i pm a caccia di informatori dei boss, 'così avvertivano i clan di blitz imminenti'**
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - I pm della Dda di Palermo, guidati dal Procuratore Maurizio de Lucia, a caccia di informatori dei clan mafiosi che avvertivano di blitz imminenti. E' quanto emerge dalla maxioperazione antimafia che oggi ha portato all'arresto di oltre 180 persone. Come rivelano le carte il boss Antonino Gagliardo, considerato il tramite fra il mandamento di Bagheria e quello di Brancaccio, il 7 novembre 2023 informò un altro mafioso di aver appreso di tre imminenti operazioni di polizia ("tre zampate … tre camurrie") previste per " fine anno". Ecco perché aveva già provveduto a fare scomparire alcune cose. Poi, il 12 gennaio 2024 altra rivelazione di informazioni riservate. "Giochi di fuoco … dal ventuno al ventitré", si sente nelle intercettazioni.
- 08:38 - Mafia: pm, 'Cosa nostra sempre fedele alle sue origini'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "L’aggiornato affresco di una Cosa nostra che, sempre fedele alle sue origini, va rimarcando, grazie al graduale recupero dell’efficienza e della ricchezza, le prerogative criminali che l’hanno da sempre contraddistinta, compresa la capacità di garantire tanto i collegamenti informativi tra le varie articolazioni territoriali quanto le durature latitanze ai suoi affiliati, depone, già in termini generali, per l’urgente necessità di procedere al fermo congiunto degli indagati dei procedimenti". Così i pm della Dda spiegano del provvedimento di fermo che ha portato in carcere decine di persone.
- 08:37 - Mafia: pm, 'vecchi boss non possono più contare su disponibilità finanziarie o reti di protezione'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "Da parecchio tempo nemmeno i capimafia di maggiore rilievo si sono dati alla fuga non potendo più contare, evidentemente, né su disponibilità finanziarie né su adeguate reti di protezione, fino ad interrompere la consolidata consuetudine della latitanza. Il caso di Auteri, ritrovato in piena operatività mafiosa e aiutato da una serie di soggetti che, nei presenti procedimenti, rispondono del delitto di favoreggiamento aggravato, si rivela dunque la concreta dimostrazione della ripresa, o quantomeno del tangibile tentativo di ripresa, delle vecchie prassi, sintomo evidente di un rafforzamento dell’associazione mafiosa in termini di sviluppo sia delle finanze che del numero dei soggetti ad essa aderenti.
La latitanza dell’Auteri assume rilievo anche con riguardo all’attuale capacità di Cosa nostra di intessere relazioni con il tessuto sociale e istituzionale, poiché la sua fuga, iniziata il 16 settembre 2021 - avvenuta dieci mesi prima del decreto di fermo che lo riguardava (emesso nel luglio 2022 nell’ambito della c.d. operazione Vento) - è tuttavia coeva al deposito dell’informativa da cui traeva origine il provvedimento restrittivo. È, quindi, molto probabile che l’Auteri abbia beneficiato della rivelazione di segretissime informazioni.
- 08:35 - Mafia: pm, 'perdurante e ferrea aderenza Cosa nostra alle sue origini'
Palermo, 11 feb. (Adnkronos) - "La perdurante e ferrea aderenza di Cosa nostra alle proprie origini è emersa anche con riguardo ai connotati associativi più propriamente militari essendosi rilevato che, sebbene, negli ultimi anni, non si sia resa protagonista di reiterati ed eclatanti fatti di sangue, ha mantenuto la sua caratteristica di associazione armata essendosi dotata (anche grazie all’ormai facile reperimento sul dark web) di un enorme quantitativo di armi, come dimostrano anche i più recenti sequestri: proprio nei giorni scorsi, ad esempio, alla mafia agrigentina, come visto, collegata con quella palermitana, è stato sequestrato un vero e proprio arsenale comprendente, tra l’altro, armi da guerra". Così i pm della Dda di Palermo nel provvedimento di fermo.
"Anche le presenti indagini hanno confermato l’ampia disponibilità di armi da fuoco, come emerge già dal mero elevato numero delle imputazioni in materia, bastando ricordare in proposito la conversazione del 2 dicembre 2023 nel corso della quale Lo Presti Calogero faceva intendere di possedere una sorta di armeria, con pistole di ogni tipo".
- 08:31 - Hamas sospende rilascio ostaggi, Trump: "Liberi entro sabato o scoppierà inferno"
Gaza, 10 feb. (Adnkronos/Afp) - Hamas usa gli ostaggi per fare pressing su Israele ma rischia di far saltare la tregua. Dopo l'annuncio fatto lunedì sera su uno slittamento "a data da definirsi" del rilascio degli ostaggi previsto per sabato prossimo in risposta a presunte violazioni dell'accordo per il cessate il fuoco da parte di Israele, il gruppo islamico ha addrizzato il tiro. Subito è arrivato l'avvertimento del presidente Usa Donald Trump: nel caso in cui non avvenisse il rilascio entro sabato “scoppierà l'inferno”.
Con una parziale marcia indietro Hamas ha precisato che la porta rimane aperta allo scambio fra ostaggi e detenuti di sabato, come previsto dall'accordo per la tregua a Gaza. "Hamas ha intenzionalmente fatto questo annuncio (per loslittamento del rilascio degli ostaggi, ndr) cinque giorni prima per dare ampio tempo ai mediatori per esercitare pressioni su Israele perché mantenga i suoi impegni. La porta rimane aperta perché lo scambio avvenga come previsto, una volta che l'occupante attua gli impegni presi".
Un messaggio arrivato dopo che il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva fatto sapere che Israele "mantiene il suo impegno a rispettare l'accordo" e chiarendo che "tutte le famiglie degli ostaggi sono state informate" degli ultimi sviluppi.
Nel frattempo però l'esercito israeliano ha annunciato di stare "rafforzando fortemente l'area" attorno alla Striscia di Gaza, dopo aver ricevuto l'ordine dal ministro della Difesa Israel Katz di tenersi pronto "a tutti gli scenari". "Dopo aver valutato la situazione (...) è stato deciso di rinforzare significativamente la zona con truppe aggiuntive per missioni difensive", si legge nella dichiarazione. In precedenza, Katz aveva accusato Hamas di aver violato l'accordo di tregua annunciando che avrebbe rinviato il prossimo rilascio degli ostaggi israeliani, previsto per sabato.
"Non torneremo alla realtà del 7 ottobre", ha aggiunto Katz in riferimento all'attacco di due anni fa in Israele che ha portato all'avvio di operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza.
Da Trump è arrivato subito un ultimatum ad Hamas: se tutti gli ostaggi rimanenti non saranno rilasciati entro “sabato alle 12” (senza specificare il fuso di riferimento) “scoppierà l'inferno”. Il presidente Usa non ha specificato quali conseguenze Hamas potrebbe temere dagli Stati Uniti, limitandosi a dire “scopriranno cosa intendo” quando gli è stato chiesto di approfondire.
Trump ha poi affermato di non aspettarsi che Hamas si adegui alla sua richiesta: “Non credo che si adegueranno... Penso che molti ostaggi siano morti. Penso che sia una grande, una grande tragedia umana”.
Nel frattempo però l'esercito israeliano ha annunciato di stare "rafforzando fortemente l'area" attorno alla Striscia di Gaza, dopo aver ricevuto l'ordine dal ministro della Difesa Israel Katz di tenersi pronto "a tutti gli scenari". "Dopo aver valutato la situazione (...) è stato deciso di rinforzare significativamente la zona con truppe aggiuntive per missioni difensive", si legge nella dichiarazione. In precedenza, Katz aveva accusato Hamas di aver violato l'accordo di tregua annunciando che avrebbe rinviato il prossimo rilascio degli ostaggi israeliani, previsto per sabato.
"Non torneremo alla realtà del 7 ottobre", ha aggiunto Katz in riferimento all'attacco di due anni fa in Israele che ha portato all'avvio di operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza.
