Maurizio Martina lascia la Camera dei deputati. L’ex ministro dell’Agricoltura, segretario del Pd da marzo a novembre 2018, sarà il nuovo Special advisor e Vicedirettore generale aggiunto della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. A darne l’annuncio è stato lui stesso con un post su Facebook, in cui si legge che nei prossimi giorni si aprirà per lui “un nuovo capitolo d’impegno“. “Come tanti possono capire, si tratta di una scelta carica di forti emozioni personali: dopo più di vent’anni di militanza politica diretta, compio un passo nuovo nell’esperienza diplomatica internazionale”, spiega Martina. I suoi ringraziamenti vanno innanzitutto al Direttore generale della Fao Dongyu “per la fiducia” e al governo italiano “per aver seguito la proposta tramite il prezioso lavoro del Ministro degli Esteri e della Farnesina oltre che della nostra Rappresentanza permanente”

Martina, originario della provincia di Bergamo, ha militato sin da giovane nella sinistra giovanile lombarda. Nel 2010 il salto, con l’elezione nel Consiglio regionale in Lombardia. Un incarico che lascia nel 2013 quando viene chiamato a Roma come sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali nel governo Letta. L’anno dopo viene promosso a ministro dall’allora premier Matteo Renzi e mantiene la carica anche dopo l’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Renzi e Paolo Gentiloni. Nel 2018 viene eletto per la prima volta in Parlamento, alla Camera, e negli stessi giorni i dem lo scelgono come segretario reggente del partito dopo le dimissioni di Matteo Renzi. “In questi anni ho sempre cercato di dare il massimo per supportare, a livello nazionale e non solo, una nuova visione delle responsabilità che ci riguardano sui temi cruciali della sovranità e della sicurezza alimentare legati all’equità dello sviluppo agricolo, alla dignità delle persone coinvolte, alla resilienza dei territori”, scrive su Facebook, citando la sua esperienza per Expo 2015 e al ministero. “Ora si apre per me la possibilità di continuare questo impegno al servizio di una straordinaria esperienza multilaterale come la Fao lavorando sui temi dell’agenda G20, del prossimo Food Summit promosso dall’Onu e sul progetto della “Food Coalition” presentato proprio dall’Italia. Io credo in una nuova stagione della cooperazione multilaterale, che si misuri senza reticenze anche coi suoi limiti, per offrire oggi e in futuro le giuste risposte alla comunità internazionale”.

La notizia è subito rimbalzata tra i colleghi del partito. Tra i primi a congratularsi con Martina è stato il segretario Nicola Zingaretti, che su Twitter scrive: “L’Italia ha fatto un’ottima scelta nell’anno della presidenza #G20. Dopo il Covid, la crisi alimentare globale sarà una delle emergenze da affrontare, così come il rilancio del settore agroalimentare sarà uno dei motori per la ripresa“. Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha augurato “buon lavoro” all’ex ministro, ricordando come il suo “contributo in tutto il percorso di Expo 2015 è stato fondamentale. Sono certo che offrirai un punto di vista propositivo e concreto nella lotta alla fame e ineguaglianza nel mondo”.

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