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Dieta di Natale? “Ecco come fare a concedersi libertà in sicurezza”. Parla la dottoressa Migliaccio

"Con la pandemia in corso e le conseguenti limitazioni che essa comporta, bisogna fare attenzione a non considerare il cibo un rifugio”, avverte Silvia Migliaccio, specialista in Scienze della Nutrizione Umane presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italicoe Segretario nazionale della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione

di Valentina Arcovio

Se c’è un periodo dell’anno in cui può considerarsi lecito non essere pignoli a tavola, è proprio quello in cui si festeggia il Natale e il Capodanno. “Tuttavia, con la pandemia in corso e le conseguenti limitazioni che essa comporta, bisogna fare attenzione a non considerare il cibo un rifugio”, avverte Silvia Migliaccio, specialista in Scienze della Nutrizione Umane presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italicoe Segretario nazionale della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione. Le grandi abbuffate, infatti, non sono la risposta giusta a un Natale diverso dagli altri, certamente più triste e, per molti pieno di ansie e paure. Tuttavia, qualche libertà è concessa. “Le feste natalizie sono un periodo durante il quale la cosa più importante è la condivisione di un momento sereno con i propri cari e con gli amici”, spiega Migliaccio, responsabile della collana di corsi Consulcesi dedicata alla formazione professionale dei medici su nutrizione e Covid-19. “Cerchiamo di non pensare costantemente ai chili in più e alla dieta dimagrante proprio in questi giorni. Però alcuni consigli sono dovuti per evitare che questo comporti un incremento di peso che può essere difficile da togliere successivamente”, aggiunge. Il segreto, secondo l’esperta, è “concedersi qualche libertà in sicurezza”.

“Per il cenone e il pranzo di Natale non pensiamo alla dieta e godiamoceli, condividendo gli alimenti tradizionali della tavola di ogni famiglia”, dice Migliaccio. “Quindi panettone o pandoro, a seconda dei gusti, sì. Tuttavia, il 23 e il 24 a pranzo cerchiamo di compensare mangiando meno e, consiglio generale, cerchiamo di dimezzare le porzioni”, consiglia l’esperta. Anche se durante le feste sono previsti importanti limitazioni alla libertà di movimento fuori casa, ci sono comunque alternative che consentiranno di smaltire le calorie assunte in eccesso. Se non in palestra oppure in un parco, ci si può accontentare di qualche “passeggiata in solitario”. Suggerisce Migliaccio: “Nonostante le misure restrittive, le passeggiate vicino casa sono concesse. Quindi approfittiamo della relativa lentezza di questi giorni per aumentare la nostra attività fisica”.

Poi, come molti hanno già fatto durante il primo lockdown, ci si può ingegnare in casa. “Coloro che dispongono di attrezzi casalinghi, dalla cyclette al tapis roulant, questo è il periodo giusto per rispolverarli e usarli!”, dice Migliaccio. “Oppure si può ricorrere alle lezioni che molte palestre oppure personal trainer hanno organizzato per i loro clienti o che hanno messo sul web gratuitamente per tutti”, aggiunge. La stessa strategia seguita per il Natale, la si può poi replicare in vista del Capodanno. Gli stessi consigli dati per la cena e il pranzo di Natale possono essere sfruttati per il cenone e poi il pranzo di Capodanno”, evidenzia Migliaccio. “Cioè possiamo dimezzare le quantità di cibo consumate il giorno precedente ed eventualmente il 2 gennaio et voilà: possiamo goderci le nostre lenticchie portafortuna e lo champagne”, aggiunge. Non c’è bisogno di rinunciare ad alcun alimento. “Nessun cibo è sconsigliato sempre che tutto sia fatto con moderazione, assaggiando un po’ di tutto”, sottolinea la nutrizionista. “Questo chiaramente in persone in buona salute e senza patologie particolari”, precisa. Mai come quest’anno è importante fare attenzione a non esagerare. “Sappiamo infatti che l’obesità può incrementare il rischio di contrarre l’infezione da Covid 19 o avere quadro clinico peggiore”, sottolinea Migliaccio. “Lo stato di obesità comporta un incremento dello stato infiammatorio cronico subclinico, con un aumento degli indici infiammatori, comprese le citochine pro-infiammatorie”, spiega l’esperta. “E’ certo però che se non compensiamo mangiando meno nei giorni precedenti o successivi o non aumentiamo il nostro dispendio energetico aumentando la nostra attività motoria, le mangiate dei giorni di festa (ma anche quelle di tutto l’anno) porteranno ad un sovrappeso oppure obesità. Però ricordiamo – conclude – che è fondamentale mantenere una dieta adeguata ed un’attività fisica costante per goderci le feste con serenità, senza preoccuparci dei chili di troppo”.

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