Scontro agguerrito con finale colpo di scena a “La Zanzara” tra uno dei conduttori, David Parenzo, e il vicepresidente del movimento dei Gilet Arancioni, Giuseppe Pino, braccio destro storico del generale Antonio Pappalardo.
Come annunciato qualche giorno fa su Facebook dallo stesso generale, Pino è stato infettato dal covid, ma lui nega fermamente: “Ho passato qualche giorno brutto ma sto bene adesso. Ho avuto solo un raffreddore più forte dei soliti che ho avuto in passato. Era una influenza, non il covid“.

Incalzato dalle domande di Giuseppe Cruciani, che gli ricorda l’annuncio pubblico del generale Pappalardo sulla sua malattia, Pino sbotta: “Ma non è vero, lo ha preso lui il covid“.
“Ma dite cazzate anche tra di voi allora”, commenta Parenzo.
“Le cazzate le dite tu e lui – ribatte Pino – Pappalardo si prenderà la responsabilità di quello che ha detto. Ognuno dice la sua, io dico la mia”
Siete una coppia di spostati se non dite la stessa cosa – replica il giornalista – Lei non ha preso il covid, ha battuto la testa ed è diventato definitivamente idiota. Già lo era prima”.

Pino reagisce con veemenza a suon di insulti e interrompe la conversazione telefonica. Quando viene richiamato da Cruciani e Parenzo, rivela: “Qualunque cosa dica Pappalardo, non mi interessa più. E sapete perché? Perché io non faccio più parte dei Gilet Arancioni“.
“Siete due spostati – ribadisce Parenzo – Siete Totò e Peppino. Quelli però facevano ridere, voi due siete tragici. Sei uno svalvolato, uno spostato di cervello. Tu e quell’altro, vicepresidente e presidente di ‘sto ca..o. Ma cosa è un B-Movie? Un film con Alvaro Vitali? Che roba siete? Ridicoli”.
Pino ancora una volta non ci sta e, dopo aver replicato con improperi, chiude la telefonata.

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