“La scelta di sospendere o ridurre temporaneamente l’attività in alcuni settori non deriva dal mancato rispetto delle misure di sicurezza, che – salvo eccezioni – sono state adottate anche con rigore, anche al prezzo di sacrifici e non trascurabili costi di organizzazione, ma se siamo stati costretti a una scelta così radicale e dolorosa, la causa risiede esclusivamente nell’esigenza di ridurre – in presenza di un contagio diffuso ed esponenziale, senza che possano identificarsi precisi e circoscrivibili focolai – le occasioni di socialità, soprattutto in quei contesti in cui è più facile che venga abbassata la guardia”. Così nell’informativa sulle misure contenute nell’ultimo dpcm, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che risponde di fatto ai lavoratori di bar, ristoranti, piscine, palestre e centri sportivi.

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Covid, Bellanova a Radio24: “Italia viva non è contro Conte. Su quali dati il governo prende le decisioni? Noi non lo sappiamo”

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