Neanche morto, mi piace fare altre cose. Devo essere chiaro: se utilizzassi il lavoro fatto per il tavolo su Roma (durante il suo lavoro al ministero per lo Sviluppo economiaco, ndr) per candidarmi a sindaco, sarei un cialtrone. Non lo farò”. Era il febbraio del 2018 quando Carlo Calenda, allora ministro per lo Sviluppo economico del governo Gentiloni, allontanava così l’ipotesi di una sua eventuale corsa a sindaco della Capitale. Ieri sera il leader di Azione ha ufficializzato, al contrario, che si candiderà. E così sui social ha cominciato a circolare il video con le dichiarazioni di due anni fa. “All’epoca – ha precisato Calenda su Twitter – mi si accusava di voler usare il lavoro, richiesto dai sindacati, sul tavolo per Roma come lancio per una candidatura. Spiegai che non ci pensavo proprio, non volevo fare politica. E di fatti non mi candidai alle elezioni politiche”

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“La candidatura di Calenda a sindaco di Roma è contro tutto quello in cui il Pd crede”: l’attacco del segretario dem della Capitale

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