No a un lockdown generale, ma possibili serrate in specifici territori se i contagi dovessero aumentare ulteriormente. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avvisa che “non siamo più nella condizione di intervenire in modo generalizzato” sul territorio nazionale o “su ampie aree del territorio”. Insomma: “Escluderei lockdown e lo dico a ragion veduta”. Tuttavia, aggiunge il premier, se “la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti”.

Le parole di Conte arrivano a poche ore dalla firma del nuovo Dpcm che conterrà le norme anti-contagio valide nelle prossime settimane. “Sto tornando a Roma, c’è una riunione con le Regioni, vorremmo varare stasera le misure”, ha spiegato a poche ore dalla cabina di regia tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e i rappresentanti di Regioni, Province e Comuni durante la quale il governo presenterà le regole che, da quanto anticipato negli scorsi giorni, riguarderanno limitazioni alle feste private e agli sport di contatto nei quali non è possibile indossare la mascherina, già obbligatoria all’aperto. Allo studio anche un giro di vite sulla movida: dalla chiusura anticipata di bar e locali fino all’obbligo di sostare davanti agli esercizi commerciali dopo aver acquistato.

Una misura condivisa dall’Anci: “Noi chiediamo di lasciare i locali aperti, perché se uno sta seduto mantiene il distanziamento; ma di bloccare la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno, proprio per bloccare a monte la possibilità di assembramenti: diventa più facile poi fare il controllo”, ha affermato Antonio Decaro, presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, al Gr1 su Rai Radio1. Di fronte al rialzo si dice “preoccupato” anche il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Potranno esserci misure mirate per scongiurare un nuovo lockdown. Concentriamoci su ciò che va fatto per contrastare la ripresa del virus: rispetto rigoroso delle regole di sicurezza, il rafforzamento dei controlli, l’attività di tracciamento, il numero e la velocità dei tamponi”, ha spiegato a La Nazione.

Quanto alla possibilità di nuovi lockdown, “potranno esserci misure mirate all’evitare assembramenti e situazioni pericolose – afferma Bonaccini -. La cosa più importante è intervenire in modo puntuale, salvaguardando il più possibile sia le attività economiche che quelle sociali”. Ma per riuscire, avverte, “serve la responsabilità di tutti e un più rigoroso rispetto dei protocolli” perché “non possiamo tornare alla situazione dei mesi passati, quando fu necessaria una decisione così dura. Stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo”.

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