“Un chiarimento con il ministro Spdafora? Credo che lui abbia parlato senza sentire quello che io poco dopo ho detto, rendendomi conto che le mie parole erano in parte fraintese”. La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta al ‘Festival delle città’ in corso a Roma, rivendica la bontà delle sue affermazioni dopo la situazione in casa del Genoa, con la positività di alcuni giocatori, che rischia di coinvolgere anche altre squadre di Serie A, nonostante le buone notizie arrivate oggi da Napoli. “Io ho detto che il protocollo va rispettato – specifica il sottosegretario – ma nel protocollo non ci sono riferimenti a cosa si farà del campionato. Si dice che i giocatori contagiati e positivi non possono giocare, ma è evidente che se non si mettono in sicurezza e non si assumono misure più rigorose, un giocatore contagia l’altro e una squadra contagia l’altra. Se poi, come ora pare sia possibile, il Genoa chiederà di recuperare le partite che non potrà disputare, lo decideranno il ministro e la Federazione insieme”. Ma per il sottosegretario il punto è un altro: “All’inizio si era ipotizzata la ‘sfera settica’ per le squadre di calcio, come sta facendo l’NBA, credo che questo avrebbe tutelato tutti molto di più. Inoltre il protocollo vada rivisto, ma nel caso sarà la FIGC a chiederlo”. Per il virologo Lorenzo Pregiasco “il calcio sta facendo scoprire quello che è il problema attuale, cioè che più del 70% dei casi si acquisiscono in famiglia, una quota di soggetti asintomatici ma che diventano diffusori e che vanno a colpire i soggetti più a rischio”. Il virologo propone “piuttosto che bloccare singole squadre, visto lo stop già previsto in calendario per dar spazio alla Nazionale, si allunghi fino a 14 giorni per evitare di doversi fermare poi più in là nel tempo. I festeggiamenti dopo il gol da evitare come da protocollo CTS? Ci si abitua al rischio e quindi l’abbassare sul livello di attenzione è un fatto naturale, ma va richiamato”. “Il calcio deve andare avanti” è invece l’opinione di Marco Tardelli e il giornalista Marino Bartoletti aggiunge: “Al momento non mi sembra ci siano le condizioni per interrompere il campionato. Qualche partita recuperabile sì, certamente vanno messi dei puntelli per capire il numero minimo di giocatori che devono essere disponibili in una rosa per affrontare una partita, altrimenti diventa un domino pericoloso dove chiunque può pensare che le regole vengono cambiate in corsa per avvantaggiare qualcuno e – conclude – la situazione del Covid è già serie di per sé per aggiungerci sospetti legati al mondo del calcio”.

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