A fare scattare i controlli è stata la morte l’8 settembre di Josiah McIntyre, 6 anni. Il suo cervello è stato attaccato da un’ameba che lo ha consumato dall’interno, uccidendolo. Un parassita che generalmente prolifera nell’acqua, tanto che anche in Florida un 13enne ha perso la vita dopo esserci entrato in contatto nuotando in un lago. Dopo la morte di Josiah, i residenti di una cittadina del Texas, Lake Jackson, sono stati quindi avvertiti di non usare l’acqua del rubinetto visto che l’ameba mangia-cervello, generalmente letale, è stata trovata nella rete idrica pubblica della città. I test, riporta la Bbc, hanno confermato la presenza della Naegleria fowleri nel sistema.

Le infezioni di questo tipo sono tuttavia rare negli Stati Uniti, con 34 segnalate tra il 2009 e il 2018. I funzionari di Lake Jackson stanno ora disinfettando l’approvvigionamento idrico ma non sanno quanto tempo ci vorrà. Il divieto di utilizzo dell’acqua del rubinetto è stato poi sostituito dall’ordine di consumare l’acqua “soltanto dopo averla bollita” e nella cittadina le autorità hanno messo a disposizione centinaia di casse di acqua potabile, chiusa in bottiglia.

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