La sua foto in bikini aveva fatto il giro del web. La cantante Arisa si era mostrata sui social con orgoglio, scrivendo: “Sono un albero di arance, un panino al latte, una dea“, con l’hashtag #bodypositive, movimento che invita ad amare il proprio corpo esattamente così com’è. Se da un lato in molti avevano apprezzato la scelta, definendola “coraggiosa” e “liberatoria”, dall’altro non sono mancate le critiche per quello scatto molto, troppo ravvicinato sui fianchi. “È quel pube sbattuto in faccia al lettore che trovo fuori luogo” ha scritto su Instagram Caterina Collovati, la moglie dell’ex calciatore e oggi opinionista sportivo Fulvio Collovati.

Arisa da tempo porta avanti – sui social e non solo – un atteggiamento spigliato e genuino, con la simpatia che la contraddistingue. E questo riguarda anche l’accettazione del suo corpo, “liberato” da pose glamour, ritocchini e filtri. Ma secondo la Collovati non sono “i rotolini di ciccia” – così li definisce – la prima cosa che si nota nello scatto, ma lo slip “sbattuto in faccia”. Non solo: si spinge oltre criticando anche il movimento body positive: “Penso che il politically correct abbia rimbambito un po’ tutti. Quante chiacchiere inutili il movimento body positivity e balle simili, che noia“.

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