È ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma con polmonite da Covid una ventenne della zona Nord della Capitale dopo essere stata per una settimana in Sardegna ed aver frequentato intensivamente con le amiche locali di Porto Cervo come il Billionaire di Briatore, il Just Cavalli club, la discoteca The Temple, il Canteen di Poltu Quatu. In isolamento allo Spallanzani anche tre ragazzi che stavano trascorrendo le vacanze al Circeo.

Più di venti al momento i giovani rientrati dalla Sardegna e risultati positivi. La maggior parte ha sviluppato sintomi come assenza di olfatto e gusto, febbricola, spossatezza. Si trovano tutti in isolamento in casa, seguiti dal medico di famiglia o da specialisti privati perché, spiega una madre, “nel pubblico è stato impossibile trovare qualcuno nei giorni intorno a Ferragosto che curasse mio figlio e gli prescrivesse delle medicine. La giovane ricoverata allo Spallanzani, hanno riferito gli amici che erano con lei in vacanza, è arrivata in Sardegna il 5 agosto e con il suo gruppo di amiche ha trascorso le prime cinque sere frequentando fino a notte fonda i locali più alla moda di Porto Cervo. Il 9 agosto si è spostata a Porto Rotondo al Country Club per la serata evento con tre dj romani a cui hanno preso parte centinaia di ragazzi, a decine provenienti da Roma, molti dei quali sono in seguito risultati positivi. Il 13 agosto la giovane è tornata a Roma e si è trasferita al Circeo, ma a quel punto già cominciavano a girare i primi messaggi tra gli amici: avvertivano che alcuni di loro erano positivi alla Sars Cov2. Fatto subito il tampone, anche la ragazza è risultata positiva. Trattenuta per 12 ore in osservazione all’Ospedale di Latina, è poi stata trasferita allo Spallanzani dove attualmente viene curata con un cocktail di farmaci per polmonite interstiziale.

Dallo Spallanzani fanno sapere che “tre dei pazienti ricoverati sono provenienti dal cluster di contagi di Porto Rotondo, in Sardegna. Questi pazienti si trovano ricoverati in regime di ricovero ordinario, tutti in condizioni cliniche buone, e non necessitano di alcun tipo di supporto respiratorio. Nello smentire categoricamente qualunque falsa notizia relativa alla presenza di una ventenne romana ricoverata in terapia intensiva”, la direzione sanitaria dell’Inmi “ribadisce che le uniche informazioni veritiere attengono e atterranno sempre a quanto emesso dai bollettini medici pubblicati sul sito istituzionale www.inmi.it e sui principali social network“.

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