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Il coro friulano finisce sulla pagina facebook degli U2, così la cover del brano di Bono fa il giro del mondo

di F. Q.

In piena pandemia Bono Vox, leader degli U2, aveva realizzato un brano penato proprio per chi stava vivendo in maniera più critica i momenti del lockdown: “Let your love be known”. Il brano è stato ripreso e riproposto da un coro friulano che ne ha registrata una versione a sostegno di una campagna di raccolta fondi. Il video dell’esibizione è arrivato fino alla band irlandese che ha rilanciato il post: “L’esibizione di Bono – si legge sulla pagina ufficiale degli U2 – ha ispirato un giovane coro italiano, VocinVolo, della città di Udine in Friuli, nel nord-est Italia, a trovare il proprio meraviglioso punto di vista sulla canzone – e a sensibilizzare un’associazione locale che contribuisca a migliorare la vita per le persone con disabilità. Come si dice, un progetto di solidarietà dall’Irlanda al Friuli”.

“Un messaggio di fiducia sul nuovo inizio che ci aspetta – si leggeva invece sotto il posto originale della Confcommercio di Udine -. Trasmesso via video musicale di una cover della più recente canzone firmato da Bono, il leader della leggendaria band irlandese U2. A fare la “regia” è Confcommercio Udine, nell’ambito di un’iniziativa di beneficenza a favore di “FuoriOnda ”, onlus udinese impegnata da anni nell’organizzazione del tempo libero – dai viaggi alle vacanze, dalle gite in giornata ai laboratori creativi – per il benessere psico-fisico delle persone disabili, anche gravi, e delle loro famiglie. La raccolta fondi consentirà di avviare “Ciao, Come Stai?” progetto mirato a permettere ai ragazzi disabili, con adeguati mezzi tecnologici, di uscire dal dramma dell’isolamento gravemente acuito dalle misure restrittive del “lockdown”.

“L’obiettivo – si legge ancora – è di abbattere ulteriori barriere: quelle comunicative. Si pensi all’utilizzo delle comuni chat, dove la persona con disabilità fisica non è in grado di digitare un semplice testo, o alla persona affetta da sordità, impossibilitata ad ascoltare i messaggi audio. Chi volesse dare il proprio contributo all’iniziativa può farlo collegandosi al seguente indirizzo: buonacausa.org”.

Oggi, spiega Katia Mignogna, coordinatrice dell’associazione FuoriOnda, “le vicissitudini del Coronavirus hanno portato la parola sicurezza ad uso comune e quotidiano. Ma la sicurezza, per alcuni dei nostri ragazzi speciali, è da sempre imprescindibile, perché necessitano di assistenza medico/infermieristica e cure continue sia per l’igiene che per la nutrizione. Durante questi mesi di emergenza Covid, ci siamo ulteriormente resi conto della fragilità dei ragazzi e delle loro famiglie e della necessità, oramai impellente, di farli uscire dall’isolamento forzato che li ha costretti ad un’ulteriore e prolungata solitudine”.

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