Continuano a risalire i contagi in Spagna. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 628 nuovi casi positivi, la maggior parte dei quali in Aragona (253) e Catalogna (121), riferiscono le autorità sanitarie. I nuovi decessi sono 4, per un totale di 28.240 morti. La crescita dei contagi è iniziata con i dati forniti lunedì, quando i nuovi contagi erano 164. Ieri erano arrivati a 580. Oggi ai residenti di Barcellona è stato chiesto di “rimanere a casa”, mentre sono state vietate le riunioni di più di dieci persone. In Spagna sono attivi 158 focolai.

Già nei giorni scorsi il governo catalano aveva deciso un nuovo lockdown per otto comuni della regione, dove si è verificato un aumento dei casi di contagio. E ora le autorità hanno deciso di adottare misure restrittive. L’indicazione è di “evitare le riunioni sociali, le uscite notturne e le attività culturali“.

Si proibiscono, tra l’altro, gli assembramenti di più di 10 persone sia un pubblico che in privato, mentre restano aperti biblioteche e musei. Il governo ha inoltre chiesto di non recarsi nelle seconde case nel fine settimana. Limitazioni anche per ristoranti e locali notturni, attività culturali e nelle palestre. Le misure, che riguardano circa quattro milioni di persone, saranno in vigore per 15 giorni ma il governo ha specificato che le limitazioni sono raccomandazioni e non ordini di confinamento. Giovedì sono stati registrati circa 1300 nuovi casi in 24 ore, di cui 884 a Barcellona e nella sua area metropolitana. La portavoce del governo regionale ha chiesto ai cittadini rispettare le misure, sottolineando che è l’unica speranza per evitare un nuovo lockdown totale. Nel frattempo, in tutto il Paese si allarga l’obbligo di indossare mascherine.

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