È arrivato al Congresso, davanti alla commissione Giustizia della Camera. Gli occhi lucidi, a poche ore dal funerale del fratello George Floyd, soffocato il 25 maggio da 4 agenti a Minneapolis. Una morte che ha innescato proteste antirazziste in tutto il mondo, ben oltre gli Stati Uniti. “George è morto per una discussione su 20 dollari. È questo che vale un afroamericano nel 2020?”, ha detto ai parlamentari Philonise Floyd. “Venti dollari? Non meritava di morire per 20 dollari – ha insistito -. Questo è il 2020. Siamo stanchi. Quando è troppo è troppo. Siate i leader di cui questo Paese, di cui il mondo ha bisogno. Fate la cosa giusta. Sono stanco del dolore che sento ora, e stanco del dolore che sento ogni volta che un’altra persona nera viene uccisa senza motivo. Fermate il dolore“, ha concluso.
Intanto a Minneapolis il dipartimento di polizia, che il consiglio comunale ha votato per smantellare in disaccordo col sindaco dem Jacob Frey, ha deciso di ritirarsi dai negoziati contrattuali con il sindacato di polizia, spesso visto come troppo corporativo. È questo per il capo dello stesso dipartimento Medaria Arradondo, il primo passo per una riforma vera dopo la morte dell’afroamericano. Il dirigente ha spiegato che intende rivedere il contratto per impedire abusi e violenze e sanzionare più tempestivamente gli agenti.
Ad esempio, ha detto, prevedendo un nuovo sistema di allerta per identificare le condotte improprie degli agenti e consentire ai lori supervisor di intervenire rapidamente. Arradondo ha inoltre ribadito la sua condanna verso i quattro agenti arrestati per la morte di Floyd, compresi i due più giovani: “Non ci sono scuse, anche le reclute sono tenute a seguire le direttive”. E sottolineando che “non è una questione di salari e benefit“, il capo della polizia ha espresso la sua frustrazione per un sistema che gli impedisce di licenziare agenti colpevoli di azioni violente perché protetti dal sistema delle union. L’annuncio di Arradondo arriva dopo che da più parti si sono chieste le dimissioni di Bob Kroll, il capo del sindacato della polizia di Minneapolis, che ha descritto Floyd come un ” violento criminale”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez