L’ultimo motivo di scontro è stata sulla regolarizzazione dei lavoratori stranieri: per Italia viva è fondamentale senza possibilità di mediazione e la ministra renziana all’Agricoltura Teresa Bellanova è pronta ad arrivare fino alle dimissioni. Il premier Giuseppe Conte, che poco meno di una settimana fa è stato attaccato in Senato dallo stesso Matteo Renzi, oggi ha ribadito (per l’ennesima volta) che non c’è “alcuna ostilità nei confronti di Italia viva“. Ma visto che le tensioni rimangono, in serata ha deciso di convocare la delegazione dei renziani a Palazzo Chigi.

L’appuntamento è fissato per il primo pomeriggio del 7 maggio. Il premier vedrà Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia viva, Maria Elena Boschi e Davide Faraone, rispettivamente capogruppo di Italia viva alla Camera e al Senato. Nell’incontro, hanno fatto sapere i renziani, verranno chiesti chiarimenti su tre questioni: il caso Bonafede e lo scontro con il magistrato Nino Di Matteo, il piano shock e la ripartenza economica. Per Italia viva, secondo quanto hanno riferito fonti interne del partito alle agenzie, “il fatto che Conte abbia espresso pubblicamente apprezzamento per Italia Viva e abbia annunciato di anticipare alcune aperture, come chiesto da tempo da Renzi, è visto come un fatto positivo. Sembra che abbiano capito che senza di noi non c’è maggioranza, specie al Senato. Meglio tardi che mai”.

In contemporanea Renzi su Twitter è corso ad applaudire al premier: “Oggi il governo annuncia di anticipare le riaperture”, ha scritto. “Lo chiediamo da tempo, bene così. Banalmente perché i parrucchieri devono restare ancora chiusi se rispettano le nuove regole? Lo diciamo da settimane e finalmente si capisce che non eravamo irresponsabili”.

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