Cultura

Primo maggio, ecco le canzoni e gli inni della festa del lavoro: da “Vincenzina e la fabbrica” a “Working class hero”

Ecco i brani musicali che da generazione in generazione hanno caratterizzato questa festa. Spesso sono gruppi contemporanei ad aver arrangiato i pezzi. Ma qual è la storia di questi componimenti?

di Alex Corlazzoli

Working Class Hero - 5/6

È un brano musicale di John Lennon del 1970, tratto dall’album “John Lennon/Plastic Ono Band”. Nella canzone si sente solo la voce di Lennon che si accompagna con la chitarra acustica. Il brano apparentemente racconta la storia di qualcuno (probabilmente lo stesso Lennon) cresciuto in una famiglia della classe operaia (“Working class” in inglese significa letteralmente “classe operaia”, proletariato). La canzone parla dell’insensibilità provocata dai condizionamenti sociali, affermando che in questa società solo il “conformarsi” è remunerativo. La libertà e una società non più divisa in classi sono miti concepiti allo scopo di oscurare la nostra fondamentale mancanza di controllo sulle nostre vite, mentre i media, la religione, la sessualità commercializzata e le droghe, legali e non, cospirano tutte allo stesso modo per smorzare il nostro desiderio di cambiamenti sociali. La tesi di Lennon è che possiamo venire controllati con facilità perché permettiamo che alla nostra immaginazione vengano tarpate le ali. Il titolo di “eroe della classe operaia” sarebbe stato applicato a John nel corso degli anni da parte dei fan, ma la sua intenzione originaria non era questa; dichiarò di aver solo sperato che la canzone diventasse un “inno dei lavoratori”, e che piacesse quanto era piaciuta “Give Peace a Chance”.

Working Class Hero - 5/6
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