Sono passati appena quattro giorni dall’accordo di pace tra Stati Uniti e Taliban, firmato a Doha, in Qatar. Un accordo scaturito da una settimana di tregua armata tra le parti e descritto come un grande successo e un enorme passo verso la pace in Afghanistan, dopo quasi 19 anni di conflitto. Ma nella notte tra martedì e mercoledì gli Studenti coranici hanno sferrato una serie di attacchi contro militari di Kabul, uccidendo almeno 20 tra soldati e agenti di polizia a Kunduz. Azione che ha anche provocato la risposta americana, che ha condotto un raid aereo nella provincia di Helmand.

Le violenze violano uno dei punti cardine degli accordi, ossia la tregua nel Paese al fine di avviare il prima possibile colloqui intra-afghani, e rischiano di far naufragare il neonato agreement tra Usa e Taliban. Rimane da stabilire se a condurre gli attacchi siano stati gruppi sotto il controllo dei vertici diplomatici di Doha o formazioni estremiste difficilmente controllabili dall’Amir al-Mu’minin (la Guida Suprema del gruppo), il mullah Hibatullah Akhundzada, e dal mullah Abdul Ghani Baradar, capo negoziatore della delegazione qatariota, con l’obiettivo di far naufragare gli accordi di pace.

L’offensiva, infatti, è avvenuta poche ore dopo una conversazione telefonica tra il presidente Donald Trump e Baradar. Sul suo account Twitter, il tycoon aveva poi definito “eccellente” lo scambio.

Secondo quanto riferito da un membro del Consiglio provinciale, Safiullah Amiri, i Taliban hanno attaccato almeno tre avamposti dell’esercito nel distretto Imam Sahib di Kunduz uccidendo almeno dieci soldati e quattro poliziotti. Il governatore della provincia di Uruzgan ha detto che anche sei poliziotti sono stati uccisi e sei sono rimasti feriti in un altro attacco.

In risposta, l’esercito americano ha condotto un raid aereo contro i Taliban a Nahr-e Saraj, nella provincia dell’Helmand, come scritto su Twitter dal colonnello Sonny Leggett, portavoce dell’esercito americano in Afghanistan, parlando di azione “di difesa”: “Questo è il nostro primo attacco contro i Taliban in undici giorni”, ha aggiunto.

Spiegando i motivi della reazione statunitense, il colonnello Leggett ha pubblicato un altro tweet in cui ha aggiunto: “Per essere chiari, noi manteniamo il nostro impegno per la pace. Tuttavia, abbiamo la responsabilità di difendere i nostri partner delle Andsf”, le Afghan National Defence and Security Forces. “Gli afghani e gli americani hanno rispettato gli impegni. Tuttavia sembra che i Taliban stiano sprecando questa opportunità e stiano ignorando che il popolo vuole la pace”, ha aggiunto.

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