Musica

Festival di Sanremo 2020, Dua Lipa sul palco dell’Ariston: chi è la popstar amica di Chiara Ferragni e Fedez

Ultima ascendente del lolitismo musicale, quello che da Judy Garland arriva a Taylor Swift, passando per Britney Spears e Miley Cyrus, Dua è quel ritorno ad una dance pop interscambiabile tra ascolto innocente nella cameretta alla disco un po’ strafatta del sabato sera

di Davide Turrini

Dua Lipa, ultima ascendente del lolitismo musicale, quello che da Judy Garland arriva a Taylor Swift, passando per Britney Spears e Miley Cyrus, è quel ritorno ad una dance pop interscambiabile tra ascolto innocente nella cameretta alla disco un po’ strafatta del sabato sera. Inutile negarlo, il suono che si restringe ad una base ritmica drum&bass tutto campionato, qualche pizzicatina alle corde di una chitarra e via di video, mossette, sguardini, top tagliuzzati alla Freddy Krueger da far sbiancare. La cura alla Warner Music l’hanno avuta soprattutto per l’estetica, per la forma, per il brand a livello esteriore. Musicalmente Dua canticchia come tante colleghe della sua età e probabilmente ad un qualsiasi XFactor o Sanremo non finirebbe nemmeno tra i finalisti. Ma tant’è. Il modello dominante di vendita di un prodotto dance pop oggi sembra essere un po’ quello che Dua, un album all’attivo in cinque anni di carriera, ha proposto il primo novembre 2019 agli ultimi Mtv Ema a Siviglia.

Letteralmente in body nero scalvatissimo, modello Achille Lauro, Dua ha proposto Don’t start now con la solita rumba coreografica attorno e un certo affanno ad incidere irreparabilmente sul timbro e tono della voce mentre scavallava le gambe su una seggiolina da night alla maniera di Liza Minelli in Cabaret, o più brutalmente di Sharon Stone in Basic Instinct. Il problema, in questi casi, sta oltretutto nella grinta, nella determinazione, nell’energia, che dovrebbe andare un po’ oltre la mera performance esibizionista delle proprie grazie. In questo Britney e Miley andrebbero guardate in loop per settimane. Insomma, vedremo cosa accadrà sul palco di Sanremo che, oltretutto, è uno di quei set da musica leggera un po’ imbalsamato mentre la Lipa necessita di una dinamicità alquanto disinvolta.

Dua, 23 anni, esordio a 14 su Youtube a rifare le cover di Christina Aguilera, padre cantante albanese trasferitosi a Londra durante la guerra in Kosovo dei primi anni novanta, endorsement social per Jeremy Corbyn lo scorso agosto, pubblicherà a breve un nuovo album – Future Nostalgia – e il 30 aprile sarà in concerto a Milano, dove forse ne approfitterà per rivedere gli amici Chiara Ferragni e Fedez. Insomma, un po’ di sana promozione da una grossa etichetta musicale per Amadeus non fa mai male. Ma davvero siamo lontani anni luce anche solo da Nelly Furtado.

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