La sindaca Chiara Appendino ha effettuato un sopralluogo in via Nizza, nel centro di Torino, dove gli artificieri del 32esimo Reggimento Genio Guastatori hanno iniziato le operazioni il disinnesco dell’ordigno bellico trovato durante gli scavi del teleriscaldamento. La prima cittadina si é incontrata brevemente con gli esperti dell’Esercito per poi recarsi al Lingotto, dove è stato allestito un centro di accoglienza per gli sfollati, e al Centro operativo comunale (Coc) per seguire le operazioni.

“In questo momento l’ordigno è attivo e le spolette sono gravemente danneggiate, per cui è richiesta questa particolare procedura di inibizione delle spolette”. Così Elvio Pascale, ufficiale dell’Esercito, che coordina le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico in via Nizza, a Torino, ha parlato con i cronisti. “Il taglio verrà eseguito con un cannone, che spara un getto ad altissima pressione di acqua e sabbia e taglierà l’involucro in acciaio senza, ovviamente, provocare danni all’ordigno”, ha aggiunto. “Questa operazione è lunga e si impiegheranno, abbiamo stimato, tra le cinque e le sette ore”. Partecipa alle operazioni anche un piccolo robot, che “nella giornata di oggi avrà esclusivamente la funzione di riportare al personale che opera da remoto le immagini del taglio”, ha concluso Pascale.

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