“Quanti ci accusano di essere cambiati perché non diciamo più ‘vaffa’ e io ogni volta rispondo che, in realtà, stiamo cambiando il Paese. Per la prima volta abbiamo portato nel Parlamento l’opposizione, che prima non esisteva. E oggi siamo un movimento che sta al governo del Paese”. Esordisce così la senatrice M5s, Paola Taverna, a Napoli nel suo intervento sul palco di Italia 5 Stelle, la kermesse alla Mostra d’Oltremare per i primi dieci anni di vita del movimento.

La vicepresidente del Senato sciorina tutte le tappe importanti del M5s e cadenza il suo racconto con moniti sparsi a quei militanti critici con lo stile più inamidato del movimento: “A quelle persone scettiche rispondo: ‘Ma quando avevi 20 anni, eri lo stesso di ora, che hai 30 anni e hai fatto una famiglia? O sarai lo stesso a 40 anni, quando cioè avrai capito che la vita a volte ti mazzola, ti mette davanti della gente che non ti permette di fare quello che vuoi e tu devi reagire? O sarai lo stesso a 50 anni, quando avrai maturato una coscienza e una esperienza che ti dicono: ‘No, non me freghi più. Vogliamo giocare? Io non gioco più a Risiko coi cannoncini e voi coi cannoni veri. Giochiamo ad armi pari e cominciamo a fare politica seria”.

E rincara: “Ma perché non riuscite a vedere il sacrificio che ognuno di noi, ogni giorno, in 10 anni, ha fatto? Mi ricordo tutte le battute che m’hanno fatto. E io sono felice di essere cambiata, non cambiano solo gli stupidi e chi si ostina a dire che esiste una destra ed esiste una sinistra. Esiste un Paese alle macerie che noi stiamo tentando disperatamente di portare agli antichi splendori. E ci crediamo. Faccio un appello: dovete cominciare a guardare quello che accade che è differente da quello che vi raccontano e che sta accadendo”.

La parlamentare poi parla di sé: “Io sono una donna fortunata. Ho avuto una grande fortuna perché mi avete permesso di vivere questo momento storico dentro le istituzioni, che rispetto, che ho imparato ad apprezzare e alle quali voglio dare autorevolezza, che non è l’autorità della poltrona. E’ normale che io non dica più ‘vaffa’. Perché dovrei dirlo? Perché dovrei svilire il ruolo che ognuno di voi mi ha permesso di ricoprire? Io invece voglio onorarlo con l’impegno, con la fatica, con il lavoro giorno dopo giorno, rispettando ogni nostro ideale. Forse qualcuno se lo dimentica – continua – ma io ogni volta, ogni mese restituisco i soldi che avevo promesso di restituire. Hanno detto di noi qualunque nefandezza. Mi hanno accusato di aver detto un vaffa in più e ora di dire un vaffa in meno. Eppure, la cosa che mi dà orgoglio è che invece io sono la dimostrazione del fatto che una cittadina qualunque, una che non aveva Santi in paradiso, una che non aveva fatto il portaborse, una che non aveva amici potenti, si è messa lì d’impegno e ha creduto in un sogno. E’ entrata nelle istituzioni, è diventata vicepresidente del Senato, si è presa una laurea. E sta dimostrando che i cittadini comuni sono migliori dei politicanti di professione. E voi siete migliori. Continuate a credere in un sogno”.

Taverna menziona l’approvata riduzione dei parlamentari e puntualizza: “Adesso si parla di clima grazie a una ragazzina, Greta Thunberg, che dice quello che tante volte per 10 anni abbiamo gridato. Ma non gliene fregava niente a nessuno, perché c’erano da fare le trivelle e da perseguire altri interessi. E allora io lo rivendico fortemente: una di quelle 5 Stelle è proprio l’ambiente. E vi ricordo anche che il M5s è stato capace di destabilizzare il panorama politico. Berlusconi dentro le istituzioni non ci sta più, perché lo abbiamo sbattuto fuori noi, mica per altri motivi – conclude – Se non esistono più i concetti di destra e di sinistra, è perché li abbiamo smascherati noi. Non ci sono le ideologie, ma gli ideali. E il mio ideale è combattere la corruzione, avere una classe politica onesta, fare del Green New Deal un nuovo modo di vedere il Paese”.

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