Niente moda low cost o souvenir ‘made in China’ per le zone più turistiche di Venezia. Chi vorrà ora aprire un negozio in piazza San Marco e il ponte di Rialto dovrà rispettare i vincoli di una delibera, che varrà tre anni e che ora attende il via libera anche della Regione. È stata approvata dall’amministrazione comunale al fine di “valorizzare il patrimonio culturale e non far perdere alla città antica la sua autentica identità” e allo stesso tempo, sottolinea l’amministrazione municipale, “contribuire a una generale lotta al degrado contro i fattori suscettibili di recare lesione di interessi generali, quali la salute pubblica, la civile convivenza, il decoro urbano, il paesaggio urbano storico, la tutela dell’immagine e dell’identità storico-architettonica della città”.

La delibera, che si aggiunge ai provvedimenti approvati nei mesi scorsi dalla giunta e dal consiglio a tutela del patrimonio artistico e culturale di Venezia, entra nel dettaglio: zona piazza San Marco e Ponte di Rialto si potrà avviare un’attività solo se riguarderà la moda di alta gamma. Così come le librerie, le gallerie d’arte e d’antiquariato, negozi di arredamento, di design, di oggetti preziosi. Non solo: i negozi di artigianato artistico, ad esempio, saranno tenuti a specificare in vetrina il luogo di produzione dell’oggetto esposto, mentre le ristrutturazioni degli esercizi commerciali dell’area marciana dovranno garantire il mantenimento degli arredi già esistenti “o di analoga connotazione”. Attenzione poi all’illuminazione dei negozi: non dovrà essere di tonalità fredda, mentre l’installazione dei serramenti deve essere “in materiale diverso dal legno o metallo”.

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