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Demi Moore: “Da bambina ho dovuto salvare mia mamma dal suidicio. Poi sono stata stuprata a 15 anni e a 42 ho subito un aborto”

"Quando ero ancora bambina ho dovuto estrarre le pillole dalla bocca di mia madre con le mie piccole dita, prima che le ingoiasse, mentre mio padre la teneva aperta e mi diceva come fare... - rivela Demi Moore - Qualcosa di molto importante stava succedendo. La mia infanzia era finita"

di F. Q.

Violentata a 15 anni, a 42 la perdita della bambina che portava in grembo e poi la caduta nel tunnel di alcol e droga. È quanto rivela Demi Moore nella sua autobiografia in un’intervista al New York Times in cui anticipa alcuni dei momenti più difficili della sua vita privata che ha deciso di raccontare nella sua autobiografia “Inside Out”, in uscita il 24 settembre. “È eccitante, eppure mi sento molto vulnerabile – ha detto l’attrice -. Non è l’interpretazione di me fatta da qualcun altro”.

“Questo libro è una storia di sopravvivenza, successo e resa, così come di resilienza”, si legge nel comunicato che accompagna il libro. “È il ritratto onesto e straziante di una donna dalla vita ordinaria e iconica allo stesso tempo”. L’attrice ora 56enne, ripercorre infatti in quelle pagine tutta la sua vita, dall’infanzia alla carriera a Hollywood. I suoi primi ricordi da bambina non sono molto felici, anzi, a dominarli sono i tentati suicidi della madre Ginny: “Quando ero ancora bambina ho dovuto estrarre le pillole dalla bocca di mia madre con le mie piccole dita, prima che le ingoiasse, mentre mio padre la teneva aperta e mi diceva come fare… – rivela Demi Moore – Qualcosa di molto importante stava succedendo. La mia infanzia era finita”.

A 15 anni poi, è stata vittima di violenza sessuale e in seguito sono iniziati per lei i problemi con il proprio corpo e con la droga: “Il giorno dopo il mio sedicesimo compleanno decisi di andare a vivere con un chitarrista“, ricorda, spiegando che due anni dopo sposò il musicista rock Freddy Moore. Quello fu il primo dei suoi tre matrimoni: dopo quello con Freddy dal 1980 al 1984, il secondo con Bruce Willis dal 1987 al 2000 e infine quello con Ashton Kutcher dal 2005 al 2013.

E di quest’ultimo Demi racconta un episodio molto doloroso mai rivelato prima: “Avevamo appena iniziato a uscire insieme, era il 2003, io avevo 42 anni e lui 15 di meno, sono rimasta incinta poco dopo, di una bambina, a cui avremmo voluto dare il nome di Chaplin Ray, ma al sesto mese di gravidanza ho avuto un aborto spontaneo“. Dopo questo terribile episodio Demi e Ashton hanno provato ancora ad avere figli usando farmaci per la fertilità, ma senza riuscirci e nel libro l’attrice svela di aver incolpato sé stessa per l’aborto e di aver ricominciato a bere e ad assumere droghe per provare a superare il dolore. Nel 2011 è arrivata la separazione, dopo aver scoperto che lui la tradiva da tempo, e due anni dopo il divorzio: “Con lui ho comunque vissuto la mia giovinezza più di quanto non l’abbia vissuta quando avevo davvero 20 anni”, racconta.

All’epoca Demi aveva già tre figlie, avute con l’attore Bruce Willis, Rumer, che adesso ha 31 anni, Scout, che ne ha 28 e Tallulah, ora 25enne. E fu proprio la maggiore a scoprirla e salvarle la vita quando lei ebbe un attacco causato dall’aver fumato troppa cannabis sintetica e aver inalato ossido di azoto: era il 2012 e subito dopo fu ricoverata in un rehab. “Parte della mia vita stava andando chiaramente a rotoli. Ora sono pulita, ma allora non avevo una carriera né una relazione stabile” ha concluso l’attrice nell’intervista al New York Times. Oggi Demi Moore è fidanzata con la stilista serba Masha Mandzuka e dice di aver finalmente ritrovato la felicità.

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