Bloccato il provvedimento della Regione Puglia che vietava la plastica monouso in spiaggia già dall’estate del 2019. Il Tar ha dato nuovamente il via libera a contenitori per alimenti, bottigliette in pet, bicchieri e altri oggetti usa e getta, sospendendo l’ordinanza regionale, la prima del genere in Italia. Secondo il Tribunale amministrativo, infatti, il provvedimento è illegittimo in quanto non basato su alcuna fonte primaria di legge. La scelta della regione era arrivata a marzo e anticipava di due anni la direttiva europea che bandirà la sostanza inquinante solo dal 2021.

+

La direttiva europea, scrivono i giudici amministrativi, non è ancora stata recepita e si è in attesa di misure di attuazione, “le quali oltretutto impongono una serie complessa di scelte di politica ambientale e di carattere tecnico (in parte affidate alla stessa Unione europea), tanto che, ad esempio, non sembra neppure completamente delineata la stessa definizione di ‘prodotto di plastica monouso'”. Per questo il Tar ha accolto il ricorso presentato da alcune associazioni di produttori, come Mineracqua e Assodibe, e da un fornitore di prodotti per i bar. Tra le motivazioni anche il limite di competenza legislativa sull’implementazione della nuova Direttiva Ue, i riflessi sulla concorrenza e le restrizioni al mercato. Temi spettanti allo Stato e non agli enti locali.

A marzo Raffaele Piemontese, assessore regionale al Bilancio con delega al demanio marittimo, aveva dichiarato: “D’intesa con il presidente Emiliano ho proposto ai rappresentanti degli stabilimenti balneari, che hanno condiviso all’unanimità, la decisione di dire stop, sin da questa stagione estiva, alla plastica sui nostri lidi, a favore invece di materiale compostabile e monouso”. Ora però, pur essendo quello del Tar un provvedimento cautelare, l’ordinanza regionale non sarà attuata almeno fino alla prossima estate: la questione verrà infatti discussa in un’udienza fissata il 19 febbraio 2020.

Articolo Precedente

Inquinamento, Coca Cola e Pepsi abbandonano l’associazione statunitense della plastica dopo la campagna di Greenpeace

next
Articolo Successivo

Clima, così un’azienda americana del gas ha fatto propaganda contro le rinnovabili

next