Contrari all’Alta velocità Torino-Lione? Allora “che ci stanno a fare in un governo che la realizzerà?”. È il contenuto provocatorio di una nota congiunta diramata da Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo della Lega a Camera e Senato, e diretta al Movimento 5 Stelle, che nella giornata di sabato 27 luglio ha annunciato di aver depositato una mozione con cui si chiede al Parlamento di bloccare l’infrastruttura. “Se per i 5 Stelle la Tav è un delitto, uno spreco, un crimine, un regalo a Macron e al partito del cemento, possono dimettersi, nessuno li obbliga” hanno sottolineato i due esponenti leghisti, sulla scia di quanto dichiarato dal leader del Carroccio Salvini alla fine della marcia No Tav e dopo la notizia dell’iniziativa parlamentare dei grillini. “Si farà, indietro non si torna” ha detto Salvini, sottolineando che l’unico favore a Macron lo ha fatto il M5s votando Ursula von der Leyen alla presidenza su richiesta dell’Europa.

Il comunicato dei due capigruppo ha provocato l’immediata reazione dei pentastellati, che hanno replicato con una nota dai toni durissimi. “Così è fin troppo facile, dalla Lega fanno i bulli sulla Tav coprendosi dietro ai numeri di Pd e Berlusconi” hanno attaccato i 5 Stelle, secondo cui “se ogni forza politica votasse per sé passerebbe la mozione M5S. Solo votando insieme Lega e Pd o Lega e Forza Italia passerebbe la loro mozione. Lo dicano ai cittadini – hanno aggiunto – dicano che dopo il famoso patto della crostata ora se n’è siglato un altro di patto, quello del cemento, da parte di tutti i partiti italiani, per regalare 2 miliardi di euro delle tasse degli italiani alla Francia di Macron. Non a caso – è la conclusione della nota – anche +Europa spalleggia i leghisti, forse gli devono un favore dopo aver regalato milioni di euro a Radio Soros?”.

LE OPPOSIZIONI D’ACCORDO: “ORMAI È CRISI DI GOVERNO”
Accuse dirette, che non fanno altro che aumentare il livello di scontro tra gli alleati di governo. In tale contesto, le opposizioni hanno gioco facile. “Sulla Tav c’è ormai una crisi di governo. I capigruppo della Lega alla Camera e al Senato invitano il Movimento 5 Stelle ad uscire dalla maggioranza. Ormai il Governo non c’è più. Cade sullo sviluppo del Paese” ha scritto il deputato e responsabile Infrastrutture Pd Roberto Morassut. Sulla stessa linea Forza Italia, con Anna Maria Bernini che ha sottolineato la contraddittorietà del rapporto Lega-M5s: “Ormai nel governo siamo agli sberleffi: la Lega che irride i Cinque Stelle e li esorta ad aprire, per un minimo di coerenza, la crisi di governo sulla Tav, sembra proprio l’ultimo atto di un pessimo spettacolo. Ora vedremo se i leader del Movimento Cinque Stelle e cinquecento poltrone faranno finta di nulla anche questa volta“. Il capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini, dal canto suo, oltre a rilanciare le parole della omologa al Senato, ha avanzato una provocazione “La Lega si chiede cosa ci fanno i 5Stelle al Governo se per loro la Tav è uno spreco e un regalo a Macron – ha detto – È che hanno usato ‘Super Attak‘ e non riescono a staccarsi dalle poltrone. Però – ha aggiunto la Gelmini – la domanda si può fare anche alla Lega: mica ve l’ha ordinato il medico di stare insieme…”.

Come evidenziato dalla nota del Movimento 5 Stelle, anche +Europa è intervenuta nello scambio di accuse tra alleati di governo. “Il M5S accetta oggi di essere letteralmente bullizzato dalla Lega sulla Tav, opera opportuna cui il M5S ha dato di fatto via libera, dopo una patetica tiritera durata un anno – ha scritto il segretario Benedetto Della Vedova – Questa recita sempre più urlata tra Salvini e Di Maio, su Tav e sicurezza e non solo, non può nascondere il vuoto di idee concrete per superare la crisi economica e di finanza pubblica in cui questo un anno di Governo gialloverde ci ha fatto scivolare”.

IL POST SUL BLOG DELLE STELLE: “TAV ANTISTORICO E NON CONVIENE”
L’ennesimo scontro sull’Alta velocità è nato a causa di un post pubblicato sul Blog delle Stelle. Un testo lungo, che ribadisce il no dei grillini all’opera nonostante l’annuncio del premier Conte (“Si farà, costa più non farla”) e la lettera di conferma all’infrastruttura inviata dal ministero dei Trasporti (senza la firma di Toninelli) all’Europa. “L’Ue ha messo più soldi per la Torino-Lione? – si legge sul blog – In realtà non è proprio così: ha solo fatto sapere che si impegnerà a farlo. Se il tuo datore di lavoro o un tuo cliente non ti pagano ma ti dicono “tranquillo, ti pagherò, poi lo faccio”, senza dirti quando come e perché, qualche dubbio ti viene o no?”. Da qui la domanda a corredo che si pongono i rappresentanti grillini: “Non è che questi soldi, in realtà, all’Italia non servono ma sono solo un altro favore alla Francia di Macron? E pensare che sul Tav c’è chi si schiera con Macron: Renzi, la Boschi e Berlusconi“.

Nel post, inoltre, è argomentata la posizione contraria del Movimento. “Non ci si può immolare in nome del Pil sull’altare degli sprechi. Anche un incidente stradale aumenta il Pil, perché l’ambulanza consuma benzina, la spesa sanitaria aumenta e i veicoli distrutti dall’incidente magari devono essere riacquistati. Non per questo dobbiamo promuovere politiche che aumentino gli incidenti stradali” ha scritto il Movimento 5 Stelle. Che poi ha ribadito il no: “Non possiamo accettare che miliardi di euro di soldi degli italiani siano sperperati per un’opera che non serve a nulla, non possiamo non opporci con tutte le nostre forze – è scritto nel testo – Pensate se potessimo spendere questi miliardi per aumentare le pensioni dei disabili, per costruire asili nido, per aiutare i pendolari italiani. Niente di tutto questo: per il partito del cemento la priorità è bucare una montagna e portare nel 2035 le merci da Torino a Lione con le tecnologie di 16 anni prima! Una follia assoluta!”.

QUESTIONE AMBIENTALE E “IL TRENO DEL FUTURO”
Il ragionamento dei pentastellati si sposta poi sulla questione dell’impatto ambientale: “Per realizzare l’opera bisognerà scavare per 20 anni con la creazione di cantieri che genereranno impatti diretti enormi sull’ambiente e sulle persone che vivono sul territorio – è la tesi del blog – Parliamo dell’emissione di milioni di tonnellate di CO2 e conseguente produzione di polveri sottili nell’arco di 20 anni di lavori. Non solo: bucare una montagna con la possibile presenza di amianto, uranio e gas radon – hanno aggiunto – metterà in pericolo la salute di tutti, per non parlare dell’inquinamento delle falde acquifere. I treni ad alta velocità hanno un consumo energetico elevatissimo e, per quanto riguarda la produzione di CO2 e particolato, il Tav risulta essere più inquinante del trasporto autostradale”. Infine un’altra annosa questione, quella del rapporto con l’Ue: “All’Europa non puoi chiedere flessibilità per investire su scuola, sanità e opere pubbliche utili ai cittadini ma, all’improvviso e senza un perché, ecco che aumenta il finanziamento per fare un treno merci e bucare una montagna“.

Da qui l’appello: “Come si può votare a favore in Parlamento di un’opera inutile, antistorica, dannosa, che sarà pronta nel 2035 quando il futuro l’avrà già riposta nell’angolino dell’inservibilità e dell’inefficacia, è un mistero per tutti noi”. Per questo motivo il blog ha annunciato che il M5s battaglierà “finché ne avremo la possibilità, con la consapevolezza che già oggi esiste l’Hyperloop, un supertreno che raggiunge i 1.223 km/h viaggiando in un tubo interrato o appoggiato su piloni, senza quindi consumare suolo. Si potrebbe andare da Milano a Bologna in 9 minuti. Nove minuti! – hanno scritto i grillini – Servirebbe solo un po’ di visione e un po’ di coraggio. Il Movimento 5 Stelle guarda al futuro e dovrebbero farlo anche gli altri partiti! Restiamo orgogliosamente No-Tav“.

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