Ci sono diverse modalità per pagare l’affitto di una casa vacanza. Si possono usare assegni bancari o pagamenti online. Ma in ogni caso tutto deve essere regolarmente tracciabile. Nel caso di assegni bancari intestati direttamente al locatore, l’intermediario non potrà effettuare la ritenuta del 21%, non avendo la materiale disponibilità delle risorse. Per questo, anche se l’assegno è stato consegnato per suo tramite, il pagamento delle tasse spetta al proprietario dell’immobile. Diverso è il caso dei pagamenti effettuati tramite carta di credito, debito, carta prepagata o paypal. In questo caso i prestatori di servizi di pagamento non effettuano la ritenuta che verrà invece effettuata dagli intermediari veri e propri delle transazioni, come ad esempio Airbnb. In ogni caso la ritenuta va operata sul corrispettivo lordo della locazione, escludendo cioè tutte quelle voci fuori contratto, come penali, depositi cauzionali o caparre.

Articolo Precedente

Aiuti alle famiglie, dai sussidi economici ai congedi parentali lunghi: ecco come funzionano negli altri Paesi europei

next