Anche se il contratto non è registrato, il proprietario o l’intermediario devono comunque fornire delle indicazioni sugli ospiti presenti in struttura. Ad esempio sono obbligati, per motivi di sicurezza, a comunicare all’autorità giudiziaria le persone presenti nell’appartamento in quel momento. Lo stesso locatore deve fornire dei dati: nome e cognome, codice fiscale, durata del soggiorno, importo del corrispettivo lordo e indirizzo dell’immobile. La correttezza dei dati forniti non va verificata dall’intermediario. Quindi, per esempio, se affittiamo un appartamento al mare tramite Airbnb non possiamo incolpare la piattaforma se i dati non sono corretti. È il locatore il garante dei dati forniti ed è quindi lui stesso responsabile della veridicità delle informazioni comunicate dal sito o dall’agenzia immobiliare.

Articolo Precedente

Aiuti alle famiglie, dai sussidi economici ai congedi parentali lunghi: ecco come funzionano negli altri Paesi europei

next