“Sì, ‘Il cielo in una stanza‘ parla di un orgasmo. Era per una puttana della quale mi ero innamorato, perché a quei tempi le ragazze non te la davano, ed è dedicata a un gesto umano ma mistico, che proietta in una dimensione dove sei tutto e niente”. A rivelarlo è Gino Paoli in un’intervista a Libero, nella quale ha ripercorso la sua carriera e il suo percorso musicale, rivelando alcuni retroscena inediti come questo. “Siccome descrivere l’atto è impossibile, ho trovato questa tecnica: ci giro intorno, il non detto arrivo a suggerirlo con l’ambiente”, ha spiegato il cantautore.

E di Stefania Sandrelli e Ornella Vanoni, suoi grandi amori, dice: “Sono molto amico di entrambe e sempre pronto a correre quando hanno bisogno. L’ amore è difficile da spiegare, non ha un senso logico: ha la complicazione del sesso ma c’ è sempre anche una buona dose di amicizia”. Poi un accenno anche alla politica: Paoli infatti, è da tempo amico di Beppe Grillo ma, dice, non per questo vota il Movimento 5 stelle. “Grillo? È un mio amico da sempre, sono quasi sempre d’ accordo con quello che dice, non su come lo dice. Ma neanche per idea voto M5s! Sono d’ accordo con quello che dice lui, non con tutto il resto. Abbiamo idee politiche molto diverse”.

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