I vigili del fuoco di Parigi hanno impiegato circa 500 uomini, che hanno utilizzato 18 manichette sfruttando l’acqua prelevata direttamente dalla Senna. Sono state impiegate gru e bracci meccanici alti decine di metri per consentire di contrastare le fiamme che rapidamente hanno raggiunto e distrutto il tetto della cattedrale. Nelle operazioni è stato utilizzato anche un robot speciale, il ‘Colossus’. Secondo Nunez, circa 20 vigili del fuoco sono entrati nelle torri rischiando la propria vita per arginare le fiamme e, di fatto, salvare l’edificio. La cattedrale è stata dichiarata fuori pericolo attorno a mezzanotte, ma i pompieri hanno continuato a lavorare per raffreddare le mura. L’operazione, quindi, si è conclusa solo in mattinata. Un vigile del fuoco e due agenti sono rimasti feriti. In molti sui social si sono chiesti perché non siano intervenuti i Canadair: l’operazione avrebbe rischiato di aggravare il quadro, come hanno spiegato i Vigili del fuoco italiani al Fatto.it

Articolo Precedente

Incendio Notre-Dame, iniziata la raccolta fondi. Le donazioni private per la ricostruzione superano già i 600 milioni

next
Articolo Successivo

Notre-Dame, l’esperto del Mibac: ‘Con una manutenzione costante, interventi meno invasivi: così si fa vera prevenzione’

next